Imperia, per i 150 anni dell’unità d’Italia al via il restauro di targhe risorgimentali

29 aprile 2011 | 19:59
Share0
Imperia, per i 150 anni dell’unità d’Italia al via il restauro di targhe risorgimentali

Il primo passo è stato un attento monitoraggio dell’esistente, affidato allo storico Gianni De Moro, che ha concluso il suo lavoro nelle scorse settimane

Nel quadro delle attività connesse con le celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il Sindaco Paolo Strescino ha predisposto un monitoraggio di tutte le targhe cittadine legate in qualsiasi modo al Risorgimento.
“Mi sono reso conto – ha detto Strescino – che troppi ricordi del nostro più glorioso passato rischiano di rimanere nel dimenticatoio, cancellati dall’incuria. Passeggiando per la città ci si imbatte in numerose testimonianze legate a personaggi o ad episodi in qualche modo connessi con i 150 anni dell’Italia, e purtroppo si tratta di ricordi sbiaditi dal tempo e trascurati. Da qui l’idea di rinfrescarne la memoria attraverso una sistemazione, diciamo pure un restauro che ci riconsegni una preziosa memoria storica del passato della nostra città”.

Il primo passo è stato un attento monitoraggio dell’esistente, affidato allo storico Gianni De Moro, che ha concluso il suo lavoro nelle scorse settimane. Si è trattato di una ricerca che ha permesso di “riscoprire” una decina di testimonianze, alcune delle quali quasi completamente illeggibili. Nell’attesa di procedere ad un vero e proprio restauro è stato deciso di dare intanto una ripulita a queste testimonianze e di renderle leggibili.
Particolare attenzione sarà posta anche al recupero dei monumenti che ricordano i caduti imperiesi del periodo risorgimentale, ivi compresi quelli relativi alla prima guerra mondiale. Il primo intervento in tal senso riguarderà il monumento di Viale Matteotti, nei pressi dell’incrocio con Viale della Rimembranza, che necessita di un efficace restauro che ne arresti il degrado e scongiuri il rischio di una disgregazione della lapide che ricorda i portorini immolatisi per riunire all’Italia Trento e Trieste.