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Imperia, al Centro Culturale Polivalente dal 21 aprile la mostra “Tre per Otto”

19 aprile 2011 | 10:00
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Imperia, al Centro Culturale Polivalente dal 21 aprile la mostra “Tre per Otto”

La mostra raggruppa otto artisti nazionali di indubbia qualità e riconosciuta fama

Dal 21 aprile al 6 maggio, l’associazione IMagine allestisce e presenta, negli spazi del Centro Culturale Polivalente di Imperia, la mostra «Tre per Otto», curata da Sylvia Franchi e organizzata in collaborazione con la Galleria Artivisive e la Fondazione Antenia di Roma.
La mostra raggruppa otto artisti nazionali di indubbia qualità e riconosciuta fama: Lucilla Caporilli Ferro, Michele Cossyro, Innocenzo Carbone, Laura D’Andrea Petrantoni, Salvo Falcone, Eugenia Beck Lefebvre, Gloria Persiani, Lina Strano.
L’inaugurazione si terrà nelle sale del Centro Culturale Polivalente, a Porto Maurizio in Piazza Duomo 11, giovedì 21 aprile alle ore 18.30.

Dalla presentazione di Sylvia Franchi:
La mostra «Tre per Otto» troverebbe presso il Centro Culturale Polivalente di Imperia la sua collocazione ideale, in vista di un lavoro di ricerca e attenzione verso artisti che si caratterizzano per coerenza di percorso e autonomia dalle convenzioni e dal mercato dell’arte. […]
Per Imperia, in particolare, la suggestione che si offre al pubblico è la “bidimensionalità” che ciascun artista affronta e declina secondo i propri linguaggi e la propria tecnica, una bidimensionalità intesa come superficie spaziale e cromatica, capace di far conflagrare il soggetto e l’osservatore.

Dal testo critico di Valentina Calzia:
La mostra «Tre per Otto» si propone di indagare, attraverso l’uso di diversi linguaggi artistici, la bidimensionalità nelle sue più sfaccettate espressioni. Che si tratti di pittura, fotografia o incisioni, il filo rosso conduttore sembra essere quello della necessità di addentrarsi nella superficie piana del supporto, per estrapolarne segni e significati, simboli, rappresentazioni e immagini.
L’eterogeneità del materiale di fronte al quale ci troviamo si configura come ricchezza espressiva, visioni del mondo originali che dall’occhio si proiettano sulla tela (o carta) in una sorta di mappa geografica dell’anima e dell’umano sentire. Tale impressione di ricchezza è confermata dal fatto che gli artisti raccolti in questa mostra appartengono a correnti ed epoche differenti: può capitare pertanto di imbattersi negli intensi ritratti di Eugenia Beck Lefebvre o nelle vibranti variazione di colore di Lucilla Caporilli Ferro. Può capitare di doversi soffermare sui tratti netti e incisivi di Lina Strano, sulle fotografie visionarie di Salvo Falcone o su quelle spazialistiche di Gloria Persiani. E ancora: ci si ritrova a confrontarsi con l’elegante informale materico di Laura D’Andrea Petrantoni, il graffiante geometrico di Michele Cossyro e con il tormentato astrattismo di Innocenzo Carbone.
Tutto questo descrive un mondo immaginifico in cui la bidimensionalità si plasma sulle categorie dello spazio-tempo, procede e sfugge velocemente verso un punto di fuga ideale, dando vita a segni che si intersecano, sì, sulla piattezza degli assi cartesiani, ma svelano al contempo una terza dimensione. Essa, insondabile per gli occhi, è intuibile con altre e più penetranti facoltà umane: quelle dell’immaginazione, del sentimento, dell’incessante ricerca di senso che l’animo umano compie all’interno di un universo limitato all’apparenza, ma dotato di inesauribile profondità.