Emergenza profughi: Scullino chiede limite di tempo per chiudere il centro accoglienza di Bevera

15 aprile 2011 | 10:44
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Emergenza profughi: Scullino chiede limite di tempo per chiudere il centro accoglienza di Bevera

L’emergenza comincia a pesare fortemente sull’economia della città: commercianti, albergatori e in generale operatori economici lamentano cali di affari che oscillano tra il 20 e il 30%

La città di Ventimiglia ha compreso tra le prime la gravità della emergenza, e il sindaco Gaetano Scullino e l’Amministrazione si sono mossi subito con tempestività per affrontare nelle maniere più idonee la situazione, sia sul fronte dell’emergenza umanitaria, sia sul fronte delle problematiche igienico sanitarie e di ordine pubblico.
Tutti e tutte le forze politiche hanno riconosciuto al sindaco e all’Amministrazione e alla città di avere saputo offrire una grande prova di moderazione di efficienza organizzativa e di ospitalità degli emigranti irregolari.
Così è stato organizzato il servizio di Bevera che ha offerto 140/150 posti letto e pasti caldi ai profughi in fuga dal nord Africa.
Il sindaco aveva però detto subito che questo sforzo che Ventimiglia sta ora pagando doveva avere un limite nella durata. Questo limite si sta avvicinando, perché l’emergenza comincia a pesare fortemente sull’economia della città: commercianti, albergatori e in generale operatori economici lamentano cali di affari che oscillano tra il 20 e il 30%.
Ciò anche alla luce dell’imminente arrivo del week end pasquale e dell’inizio della stagione estiva.

Quindi, il sindaco ha deciso di chiedere alle autorità preposte, dal Prefetto della Provincia fino al Viminale, di porre un termine certo per lo smantellamento e la conseguente chiusura del centro di Bevera. Iniziando praticamente da subito con una progressiva diminuzione degli ospiti del centro stesso. Ciò anche alla luce degli ultimi fatti che hanno visto la presenza tra i profughi di numerosi irregolari e clandestini già scoperti dalle forze dell’ordine a delinquere. La legge e la normalità devono essere assolutamente ripristinati al più presto a Ventimiglia e il sindaco esige risposte precise e concrete.
Ancora il sindaco Gaetano Scullino ha chiesto al Sottosegretario Sonia Viale che non vengano più rilasciati permessi di soggiorno da parte del Commissariato di Ventimiglia e che chi arriva in città e non riesce a superare il confine italo- francese non può più stanziare a Ventimiglia ma deve essere accompagnato in altri centri.