Caso camper in provincia di Imperia. Il riscontro del coordinamento camperisti

25 aprile 2011 | 16:34
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Caso camper in provincia di Imperia. Il riscontro del coordinamento camperisti

Pier Luigi Ciolli (Ass. Naz. Coord. Camperisti) interviene sulla questione camperisti in risposta alla Presidente di Confesercenti del Golfo Dianese. Il “caso” era nato dopo l’allarme assalto lanciato da Federalberghi per Pasqua.

Di seguito la replica di Pier Luigi Ciolli, Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, sul “caso camper in Provincia di Imperia”. La risposta segue quanto segnalato nei giorni precedenti su Riviera 24 dal Paola Porcellotti, Presidente Confesercenti del Golfo Dianese, sul turismo dei camperisti ed eventuale creazione di aree attrezzate (proposta da porre all’attenzione dei candidati sindaco di Diano Marina).
“Riguardo alle interviste ai candidati a Sindaco chiedi prima al sindaco attuale se ha varato il PIANO COMUNALE DI EMERGENZA, TESTANDOLO SECONDO IL METODO AUGUSTUS. Un anno felice lo prepari quando, se vedi o ascolti di un disastro (terremoto, incendio, alluvione, frana, incidente chimico, blocco della viabilità, blocco dei trasporti, blocco della vita civica, ecc… ) domandi o fai domandare: il Sindaco il cui territorio viene coinvolto da uno di detti eventi ha adottato il PIANO COMUNALE DI EMERGENZA testandolo secondo il METODO AUGUSTUS?.

In sintesi, oltre alla carta per scriverci sopra il Piano, il sindaco ha messo in campo improvvise esercitazioni per verificare se i dati e gli interventi corrispondono alle aspettative? Se il sindaco non risponde, apri il sito internet del Comune per verificare se almeno esiste una traccia di detto Piano e chi ne sono i responsabili, quali sono le loro e-mail.

Ricordati che la Legge e le indicazioni utili ai sindaci sono a loro disposizione dal lontano 1992 ma se il cittadino non interviene la spada di Damocle sarà sempre sulla loro testa. Verifica inoltre se i residenti, ben sapendo di NON essere stati coinvolti in esercitazioni improvvise di Protezione Civile, hanno inviato un esposto al Sindaco e alla Procura della Repubblica?

Ultima considerazione, perché a pagare i danni di tali omissioni devono essere sempre i cittadini italiani con le collette o con tasse straordinarie? I suddetti temi sono stati trattati con speciali dossier e per leggerli basta aprire www.incamper.org selezionando in particolare la rivista numero 128, 130 e 131.

Le infrastrutture per accogliere il turismo, in particolare quello delle famiglie in autocaravan, coincidono con quelle utili ai cittadini in una situazione di emergenza, quindi, in Italia, dal 1992 è possibile mettere in sinergia lo sviluppo della Protezione Civile e lo sviluppo del turismo. Un aiuto è anche il leggere, copiare e inviare il documento che trovi aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/contenuto.php?file=files/99 Turismo/Turismo_e_Sviluppo.pdf .
Riguardo a “La giornata del camperista” sarei dell’opinione di mettere in campo “La giornata per una vera Protezione Civile e Sviluppo del Turismo Integrato”, invitando Associazioni e Autorità interessate al settore.”
A leggerla, Pier Luigi Ciolli
Firenze, 25 aprile 2011