“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi

3 marzo 2011 | 12:26
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“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi
“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi
“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi
“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi
“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi
“Tutti diversi tutti uguali”: a Ventimiglia integrazione e lingua francese con sport e giochi

“La volontà del progetto”, spiega il sindaco Gaetano Scullino, “è di aiutare i minori, italiani e non, e le loro famiglie, a conoscersi, capirsi, raccontarsi, per creare un patrimonio comune di esperienze e di sapere”

E’ stato presentato questa mattina, a Palazzo Comunale, a Ventimiglia, il progetto culturale "Tutti diversi tutti uguali", rivolto ai bambini del 1° circolo didattico delle scuole elementari della città di confine.
Presenti il sindaco Gaetano Scullino, la dirigente scolastica Rita Zanolla, la professoressa Pamela Cordioli, responsabile
dell’associazione culturale Alce, l’organizzatrice del progetto Karina Abraamian dell’associazione culturale Alce, Mia Skuljevic dell’associazione culturale Alce, e Lorenzo Viale della Aliance Francaise.
Il progetto ha come partner la Regione Liguria, che lo ha finanziato, il Comune di Ventimiglia, il Touring Club Italiano, dell’associazione culturale Alce e l’associazione interculturale Aliance Francaise.

Si tratta di un progetto transfrontaliero, linguistico e culturale, mirato a promuovere la conoscenza della lingua francese e di quella italiana (per gli alunni di origine straniera), attraverso il tempo libero, il gioco e lo sport.
"La volontà del progetto", spiega il sindaco Gaetano Scullino, "è di aiutare i minori, italiani e non, e le loro famiglie, a conoscersi, capirsi, raccontarsi, per creare un patrimonio comune di esperienze e di sapere. Questo tipo di impegno è volto alla prevenzione del disagio giovanile rispetto a problemi di lingua, comunicazione e a problemi psicosociali di rifiuto, difesa, legati alla paura delle diversità. Tali questioni, quando trascurate, generano la violenza in tutte le sue forme. Si preferisce, quindi, intervenire in collaborazione con le scuole che devono far fronte all’integrazione degli alunni stranieri ed eventualmente italiani".

Il progetto si svolge su un territorio cosiddetto transfrontaliero, per questo si vuole promuovere l’apprendimento del francese attraverso il gioco e lo sport.
infine, l’idea di creare un’immaginaria "stanza del thè", un ambiente condiviso dove le famiglie italiane e immigrate possano confrontarsi e mettere a disposizione i loro saperi, magari sorseggiando del thè, filo conduttore pretestuoso poiché comune a varie culture.
Gli incontri avverranno ogni ultimo venerdì del mese a partire dal 25 marzo.

Obiettivi:
– formazione di docenti in merito alla didattica dell’italiano lingua seconda
– servizio di prima accoglienza e alfabetizzazione
– servizio per il consolidamento dell’italiano come lingua seconda, aperto anche agli italiani
– servizio di attivazione di percorsi laboratoristi interculturali, favorendo il bilinguismo italiano-francese
– occasione di confronto e scambio tra famiglie italiane e straniere