Sinistra Ecologia e Libertà Sanremo: “Il trasporto pubblico è in crisi”

13 marzo 2011 | 09:20
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Sinistra Ecologia e Libertà Sanremo: “Il trasporto pubblico è in crisi”

“La situazione del bilancio 2010 è sempre passiva, ma in miglioramento. La situazione di forte sotto-capitalizzazione di RT con poco più di 2 milioni di euro di capitale renderebbe necessaria una ricapitalizzazione per 6-10 milioni di euro”

L’R.T. società pubblica: con l’ 85% della Provincia e 15% del Comune di Sanremo.
Il gruppo R.T. gestisce:
– il bacino F con 408 dipendenti tramite RT Spa
– la partecipata RTL: 80% proprietà ex gruppo Arriva e 20% RT con circa 35 dipendenti
– RT Piemonte che gestisce linee interprovinciali con il Piemonte con circa 20 dipendenti ad oggi chiude il 2009 con circa 900 mila euro di passivo dovuto principalmente al pagamento delle tasse e dagli oneri finanziari derivanti da un’esposizione con le banche di circa 14 milioni di euro.

La situazione del bilancio 2010 è sempre passiva, ma in miglioramento. La situazione di forte sotto-capitalizzazione di RT con poco più di 2 milioni di euro di capitale renderebbe necessaria una ricapitalizzazione per 6-10 milioni di euro.
Provincia e Comune di Sanremo sono indisponibili per propri problemi di bilancio. Ad oggi con le ricadute della manovra governativa del Luglio 2010, che taglia risorse agli Enti Locali mancheranno ulteriori 1,7 milioni di euro per cui, senza ricapitalizzazione o interventi correttivi sul piano industriale aziendale, l’ RT è destinata all’insolvenza.

Il piano presentato in Gennaio 2011 alle Organizzazioni Sindacali, ed approvato dall’assemblea dei soci, prevede interventi diversi fino ad un recupero modulare negli anni fino circa 3 milioni di euro.

Ad oggi solo la parte (per altro molto onerosa per gli utenti) relativa alla nuova tariffazione è stata applicata dal 1/1/2011. Questo nelle previsioni dell’azienda, a regime, dovrebbe compensare il taglio dei trasferimenti dal fondo nazionale trasporti destinato dalla Regione Liguria.

La restante parte della manovra di ristrutturazione aziendale, da parere della CGIL, deve prevedere l’attivazione di ammortizzatori sociali in deroga con l’utilizzo di fondi straordinari sicuri per il biennio 2011-2012, per l’integrazione della cassa integrazione straordinaria in deroga resi disponibili dalla Regione Liguria, ed il prepensionamento del personale che ha maturato o che maturerà nell’arco del biennio 2011-2012 i requisiti alla pensione.

Il complesso degli ammortizzatori spendibili in azienda dovrebbero raggiungere i 35-40 dipendenti determinando un congruo alleggerimento e risparmio sul costo corrente dell’azienda.
Tale risparmio consentirebbe l’autofinanziamento della mutualizzazione del debito contratto con le banche, stabilizzando l’azienda.

La CGIL in quanto parte sociale, sente fortemente l’impegno a garantire solidità e prospettiva a questa grande azienda pubblica provinciale, e riteniamo che l’emergenza corrente, con l’attivazione di tali ammortizzatori sociali possa essere gestita con relativa sicurezza.
Oltre a ciò, volendo il piano industriale intaccare parti normativi ed economiche dell’integrativo aziendale, non siamo disponibili considerato che l’attuale critica posizione è in parte derivata dalla fallimentare e clientelare gestione degli ultimi 13 anni da parte del clan Scajola, ma per altra parte, da un sistema di finanziamenti pubblici inadeguati e non indicizzati negli ultimi 14 anni.
Infatti il panorama dei bilanci delle aziende di trasporto pubblico in Regione vede tutte le aziende in forte difficoltà con bilanci in rosso.

Vere soluzioni per stabilizzare ed incrementare il Trasporto Pubblico Locale sono: indicizzazione dei trasferimenti all’inflazione media del settore (costo rinnovi CCNL più costi carburanti ed investimenti), individuazione di un costo medio chilometrico su scala nazionale uguale per tutti con un adeguato tempo destinato alle aziende per rientrarvi, politica della viabilità che privilegi la mobilità collettiva (corsie protette, parcheggi gestiti dalle aziende, biglietti integrati con arie di sosta ai margini delle città servite con navette), possibile detrazione fiscale di parte del costo dei carburanti.
Tutto ciò non dovrebbe essere visto dagli enti locali come un costo ed una passività, ma come investimento macro-economico per aumentare la velocità media commerciale nelle nostre città,abbassare l’inquinamento ed i costi dei materiali di consumo dei mezzi di trasporto privati, migliorare tutto ciò pare utopia a fronte di una politica che neanche mantiene negli anni gli stessi finanziamenti, ma addirittura li taglia.

Roberto Ormea
Consigliere Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà