Pasquale Indulgenza sull’incontro odierno in Comune per la vicenda del porto turistico

7 marzo 2011 | 20:47
Share0
Pasquale Indulgenza sull’incontro odierno in Comune  per la vicenda del porto turistico

“Anche i più distratti, tra gli Imperiesi, capiscono che l’intesa odierna non si può certo imputare a generosità o a munificenza di alcuno, dato che in ballo c’era una possibile, già annunciata richiesta di risarcimento danni di ben trecento milioni!”

La rappresentazione dell’incontro svoltosi in Comune assomiglia a quelle situazioni ricorrenti nelle famiglie, quando il papà torna a casa a seguito di un periodo di assenza e provvede a sistemare le cose dopo che gli hanno riferito il trambusto e le marachelle che si sono consumate mentre era via. Dopo aver mostrato quanto basta il volto severo delle occasioni solenni, egli – che vuole comunque bene ai suoi – ristabilisce ordine e regole, a condizione che non si ripeta più quanto accaduto, pena tornare sulle sue decisioni.
E un pò cosi che si può leggere il racconto dell’incontro tenutosi in Comune tra gli amministratori locali e l’imprenditore Caltagirone.
Questi risulta essersi chiesto con stupore e fervore come sia potuto accadere che un "funzionario integerrimo e "persona perbene" come l’ingegner Lunghi (bontà sua, egli usa la cortesia di levare apprezzamenti che non trova riscontro nelle precedenti manifestazioni degli amministratori del Comune) abbia potuto assumere un provvedimento tanto ‘sproporzionato’ come l’ordinanza di decadenza della concessione a favore della "Porto di Imperia", ordinanza ora messa in discussione dal TAR (come tale, virtualmente appellabile dal Comune in Consiglio di Stato).
Francamente, noi pensiamo che non vi sia nessun ‘mistero di Parigi’ da portare in luce. Per ottenere qualche indizio significativo, il patron di Acquamare srl e Acquamarcia spa potrebbe riguardarsi (saremmo noi a stupirci molto, se non lo avesse fatto), le molteplici e reiterate contestazioni mosse dalla Commissione di Vigilanza e Collaudo – che infine è arrivata al punto di autosospendersi clamorosamente – in ordine alle tante irregolarità e inadempienze evidenziate nella contabilità e nella stessa esecuzione dei lavori.
Ma sarebbe anche utile che egli tenesse presente il drammatico quadro d’insieme della vicenda riguardante la portualità locale, nel quale stanno le contestazioni mosse dalla Procura della Repubblica, a partire dalle prime cinque informazioni di garanzia per associazione a delinquere volta al perseguimento di illeciti guadagni e altri reati che essa ha prodotto (salvo farne pervenire ancora una ventina, successivamente…), una delle quali, se non sbagliamo, ha come destinatario proprio il Sig. Caltagirone!
In conclusione, quale è il valore chiarificatorio di questo incontro, e in quale direzione esso vada, lo vedremo nel Consiglio Comunale del 14 prossimo.
Certo, il fatto che nel corso dell’incontro sia stato raggiunto un accordo per "una revisione al ribasso dei canoni della nautica minore e sociale", facendo riserva di operare una quantificazione nei dettagli in un prossimo incontro tecnico, fa capire anche ai più distratti che qualcosa di ben rilevante c’era da discutere, eccome (oltre al capannone abusivo di cui ora si riconosce l’irregolarità), ove i rappresentanti del Comune, negli anni e nei mesi scorsi , avessero tenuto un atteggiamento diverso. Qualcosa che, fino ad oggi, non è andato esattamente nella direzione, più equa, reclamata e attesa dall’utenza locale. E anche i più distratti, tra gli Imperiesi, capiscono che l’intesa odierna non si può certo imputare a generosità o a munificenza di alcuno, dato che in ballo c’era una possibile, già annunciata richiesta di risarcimento danni di ben trecento milioni!!! Milioni di euro, non una tazzina di caffè gentilmente offerta.

Pasquale Indulgenza