Giulia Marino sarà premiata venerdì prossimo al Teatro Cavour nell’ambito della rassegna

Il rugby Seven sarà disciplina olimpica a partire da Rio de Janeiro nel 2016, dove Giulia Marino sarà senza dubbio protagonista
Passione, sacrificio, abitudine alla fatica, sorriso, simpatia, voglia di fare gruppo: sono le qualità tipiche di un giocatore di rugby di alto livello. Morale, in primo luogo.
Tutto questo si addice a Giulia Marino, giocatrice imperiese, che sarà premiata in occasione della serata degli Oscar dello Sport provinciale il 18 marzo prossimo, nel teatro Cavour di Imperia, alle ore 21.00.
Giulia Marino è uno di quei nomi che compare sui taccuini degli allenatori e degli esperti di rugby italiani. Il 4 e 5 giugno 2010 al torneo Seven per nazionali di Roma, Giulia era convocata. Il rugby Seven è una variante del rugby a 15 o rugby union (esiste anche il rugby a 13 giocatori). Si gioca sette contro sette con cambi volanti, ma il campo è quello regolare per il rugby a 15. Si intuisce che è necessario essere superatleti per farsi notare.
Il rugby Seven sarà disciplina olimpica a partire da Rio de Janeiro nel 2016. Giulia Marino, è una grande atleta, una splendida ragazza e una vera protagonista del rugby italiano. La sua presenza è trainante negli allenamenti e fondamentale per lo sviluppo del rugby femminile imperiese.
Quest’anno si è creata una franchigia ligure, in collaborazione con il Cogoleto, per disputare la serie A nazionale a 15 giocatrici. I tecnici sono Franco La Macchia e Carlo D’Occhio coadiuvati dal dirigente responsabile della femminile Giorgio Sappa.
Il gruppo è cresciuto nel tempo, anche come individualità, nonostante le difficoltà fatte di trasferte lunghe, terreno di gioco locale, sicuramente, mediocre rispetto ad altri incontrati. Il campionato delle ragazze liguri terminerà il 27 marzo 2010 con una sfida di cartello contro le Red And Blu di Roma, una squadra che annovera ben sei giocatrici di livello internazionale, fra cui la temibile Linda Faalele Ituno, neozelandese di origine samoana, due volte campione del mondo con le Black Ferns, versione “in rosa”, ma rigorosamente “tutte nere”, dei mitici All Blacks, laureatasi campionessa del mondo lo scorso agosto a Londra.
E in ogni caso non è che l’Italia non sappia farsi rispettare, dopo la recente vittoria sulle omologhe gallesi nel confronto globale del Sei Nazioni.
Con figure come Giulia Marino nello schieramento, in ogni caso, Imperia spera di andare lontano, disputando sempre la serie A femminile e creando anche un fertile movimento per l’emergente pratica del rugby Seven, con base ad Imperia. Amichevoli a 15 e seven sono dunque il futuro a medio termine per il movimento rugbystico femminile imperiese.
Un altro fiore all’occhiello di una città che vive lo sport.