Corso fiorito 2011: ecco come saranno i 12 carri in gara

22 marzo 2011 | 12:48
Share0
Corso fiorito 2011: ecco come saranno i 12 carri in gara

Le descrizioni dei 12 carri fioriti in gara, ognuno dei quali rappresenta una città d’Italia, per rendere omaggi ai 150 anni dell’unità nazionale

Bordighera
La città di Bordighera rappresenta la città di Milano: la parte davanti del carro raffigura lo stemma, rappresentato da una croce rossa e due steli, uno di alloro e uno di quercia, con un fiocco tricolore. Nella parte posteriore c’è il Duomo di Milano, rappresentato in modo stilizzato, con scritte e loghi per i 150 anni d’unta d?Italia. Le bandiere sono lavorate a mosaico con i ranuncoli, uno dei prodotti della floricoltura sanremasca più conosciuto al mondo.
Davanti al carro, figuranti dei vari personaggi dell’epoca dell’unità.

Cipressa
Descrizione del carro: abbinato alla citta’ di Genova, abbiamo voluto rappresentare questa citta’ con gli elementi piu’ significativi, la lanterna ,luce di un porto antico, lo scafo e le vele di Colombo
scopritore di una terra lontana , la famosa canzone Via del campo di De Andre’ , e per ultimo nato a Genova il favoloso acquario .
Vediamo sul carro lo scafo ormai rotto ,una caravella che vuole quasi abbracciare la lanterna,dove troviamo al suo lato la vela che ,ancora oggi e’ gonfia di vento e la famosa bandiera di Colombo sventola, dallo scafo della caravella esce come una lunga strada via del campo, ricoperta da mille papaveri rossi ( De Andre’) , dove vediamo una bella Signorina che aspetta ….., al lato del carro un bellissimo fondale con tanti pesciolini colorati, coralli ; il bellissimo acquario di Genova.
La tecnica di infioritura : per le vele e’ il classico mosaico , fiori ichiodati e posti per l’appunto a mosaico sulla struttura, la via fatta di papaveri eseguita con tecnica vegetativa , creare la composizione come in natura disordinata, il fondale marino eseguito a masse e vegetativo.
Per realizzare la lanterna sono stati usati 25.000 ranunculi arancio
la bandiera 5000 garofani bianchi
la vela 25000 garofani bianchi
lo scafo della caravella realizzato con foglie di magnolie attaccati con spilli il numero e’ impossibile a dire..ogni pesciolino circa 1000 fiori
il corallo circa 5000 fiori di garofani e ranuncoli
l’ancora realizzata con bacche di edera matura nera ,anche in questo caso e’ impossibile sapere
la quantita’ .
Ortensie bianche e blu circa 1000
ginestra bianca 40 kg
anemoni  4000
rose  3000
delfinium 1000
bocche di leone 1000
formium 1000
aspidistra  4000
foglie di strelitzia 5000
lo stemma di Genova realizzato con 2000 garofani e bacche di edera.
E dal fondale marino come si puo’ vedere presso l’acquario di Genova, le bolle che usciranno ad allietare nostro carro fiorito.

Dolceacqua
Titolo: Venezia
Elementi costituivi del carro: garibaldino gondoliere, maschere carnevalesche, gondola, briccole, piano del carro.
Nei canali veneziano, naviga una gondola con un particolare gondoliere, ovvero un soldato garibaldino (gli artefici, insieme con i soldati piemontesi e prussiani, della liberazione della parte nordorientale d’Italia), che con la sua imbarcazione porta in giro due innamorati, facendosi spazio attraverso diverse maschere carnevalesche.

Golfo Dianese
La città italiana scelta dal Golfo Dianese è TORINO, prima Capitale dell’Italia unita ed ora capoluogo di una delle Regioni italiane più legate alla nostra Riviera, sia dal punto di vista turistico che culturale.
Sulla parte posteriore del carro verrà realizzata, ad oltre 4 metri di altezza, una struttura che rappresenta la Mole Antonelliana, simbolo inequivocabile di Torino.
La parte centrale del carro sarà occupata dalla bandiera tricolore, con lo stemma sabaudo, che avvolge un busto monumentale alto circa 3 metri raffigurante Vittorio Emanuele II, fautore e promotore dell’unità e primo Re d’Italia, il “Re Galantuomo” molto amato dagli italiani.
Sul un fianco del carro verrà anche riprodotto lo stemma di Torino, l’inconfondibile toro rampante su sfondo azzurro.
Il carro si sviluppa su una superficie di circa 70 metri quadrati, tutta ricoperta da materiali vegetali e fogliame tipo filodendro, mustera, chicas, palma, felce, aspedistria ed altro.
La struttura del carro è mossa da linee aeree sinuose utili a valorizzare al meglio la bellezza e i colori delle composizioni floreali che vengono esaltate dai fiori tipici della produzione locale, in particolare:
mimosa
orchidee di diverse varietà
garofani di vari colori
anthurium
lilium
ranuncoli
iris
bocche di leone
La tecnica di infioramento utilizzata è quella a mosaico, adatta a valorizzare al massimo i soggetti del tema rappresentato.
Il carro, realizzato ed infiorato ad opera della compagnia carristi “Scciancureli” di Ventimiglia, è progettato ed eseguito sotto la direzione artistica del maestro pittore-scultore Massimo Gilardi di Imperia.
Completano la scenografia 3 ragazze “svestite” a tema.

Ospedaletti
Il tema del carro è la città di Napoli. Un gigantesco Pulcinella insegue Tartaglia con l’intento di sferrargli una bastonata, in quanto entrambi vorrebbero ambire a una tipica bellezza partenopea, che rotola su un matterello a mo’ di surf.
Il tutto si staglia davanti al Vesuvio, a una corona e a una pizza margherita.
Un particolare riguarda il colore dei vestiti dei personaggi, che rappresentano il tricolore.
Le strutture principali del carro sono infiorate con 10 mila garofani lavorati e inseriti uno ad uno con la tecnica del mosaico.
A contorno del carro ci sono composizioni floreali in linea nei colori e nelle forme principali e realizzati con ranuncoli, rose, gerbere, straelitiae, ginestra, papavero, calle, bocche di leone, violacciocca, anemoni, momosa, edera, araliae, grivellea, pitosphoro, mirto, e altre varietà di foglie verdi. inoltre, limoni, pomodori e erbe odorose.
Il bozzetto p stato realizzato da Diego Lupano.

Riva Ligure
Il comune di Riva Ligure vuole celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia proponendo un carro dedicato al tricolore e alla città di Brescia con le sue eroiche 10 giornate .
La scelta è caduta su Brescia in quanto l’attenzione è da rivolgere appunto al tema BRIXIA ,un tema questo le cui tracce si incontrano nel territorio occupato,anche al di là delle alpi dai “Liguri”;quindi un pezzo di popolo di “LIGURIA” UNITO a BRESCIA.
La leggenda narra che Cidno re dei Liguri ,nella tarda età del bronzo invase la pianura Padana e giunto presso il colle Cidneo ,al centro dell’attuale Brescia ,ne fortificò la cima,nel punto dove oggi sorge “IL CASTELLO”.
Tecnicamente i creatori del carro hanno voluto eliminare il tradizionale pianale nascondendolo e trasformandolo di fatto in una bandiera.
L’opera si sviluppa sulla “ bandiera ” e su di essa è posta l’Italia distesa che troneggia tutta d’oro ,abbracciata da due splendide “ italiane”in costume nobiliare del 1850.
A lato del carro un grande scudo araldico,
uno stemma che rappresenta la leonessa d’Italia : Brescia.
Proteggono le insegne della città due cannoni che sparano fiori e alle micce degli stessi TITO SPERI eroe delle 10 giornate di Brescia.
Ai bordi del carro, tutt’intorno al tricolore sono posizionate le regioni italiane legate insieme da un nastro tricolore che rappresenta l’unione : l’unità d’Italia.
Fiori usati per la realizzazione del carro:
L’Italia è stata realizzata con 35.000 foglie di alloro (laccate oro)
La bandiera tricolore realizzato 500 ciclamini rossi e 500 bianchi
Il colore verde della bandiera è stato realizzato con ruscus e anturium verdi ingentiliti con il tulle colorato
Il grande scudo sullo sfondo è stato realizzato con gerbera bianca usata a tecnica- mosaico circa 6000 fiori .
La corona nello stemma con la tecnica mosaico-
moderno di piccolissimi fiori gialli
La leonessa che troneggia nel centro realizzata con 2500 fiori di caplumen.
La parte posteriore del carro presenta una grande composizione floreale “che saluta il passante che osserva il carro che si allontana”.
La base del carro è coperta di erba vera dove a mo’ di giardino prendono vita numerose composizioni in tecnica moderna e ikebana di rose (2000),anturium (500),Ranuncoli(2000) verde in foglia di varie specie , gisofila ,ginestra ortensie di ogni colore, e garofani.
Dai cannoni un’esplosione di fiori di ogni tipo che mascherano e vogliono sicuramente modificare quella sagoma scura e rombeggiante che ricorda la guerra.

Sanremo
Il carro allestito dal Comune di Sanremo propone una scenografia con un forte significato simbolico di identità nazionale attraverso la riproduzione della pattuglia acrobatica delle “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare, che sorvolano il Belpaese.
Questa rappresentazione, in occasione del centocinquantenario dell’unità d’Italia, riunisce tutti gli elementi dell’identità nazionale: il tricolore, e la grande professionalità dei piloti dell’Aeronautica Militare, orgoglio e vanto per tutti i nostri concittadini.
L’addobbo floreale è realizzato con 3000 gerbere, 100 kg di Gypsophila , 100 kg fronde di eucalyptus e 700 fogli di aspidistra, e tanti altri fiori e fronde della Riviera.
Le suggestive scie tricolori sono realizzate con la Gypsophila, che ne dà quest’aspetto evanescente, la penisola italiana con la gerbera ed il “mare nostrum” con le foglie di eucalyptus ed aspidistra.

Santo Stefano al Mare
Santo Stefano al Mare è un delizioso borgo marinaro attraversato dalla pista ciclabile che ha preso il posto dell’antica ferrovia che, pur non rinunciando alla modernizzazione, ha mantenuto la prerogativa di un tipico paese ligure col suo centro storico percorso da “carrugi” che dalla centrale Via Roma si aprono verso il mare. Il passato ci parla di un paese dalla fiorente prosperità che viveva in una duplice dimensione economica: quella agricola e quella marinara.
Nel dopoguerra si assiste all’espansione della floricoltura che con il turismo rappresenta la struttura portante dell’economia del paese.
Il forte legame alle proprie origini e il desiderio di trasmettere l’identità culturale del paese ai turisti rende imprescindibile la partecipazione “Sanremoinfiore” ed ha portato alla attuazione della seconda edizione di “FIORI! A Santo Stefano al Mare” rassegna nazionale di infiorate artistiche che avrà luogo i prossimi 21 e 22 maggio.
La scelta del soggetto, che rappresenta la Città di Palermo la cui storia millenaria regala un patrimonio artistico e architettonico immenso, è stata suggerita da varie motivazioni: prima fra tutte il legame naturale con una meravigliosa terra dove l’Eroe dei due mondi è sbarcato per dar vita all’unità dell’Italia.
Il carro rappresenta la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, monumento nazionale, nota a tutti per le sue caratteristiche cupole rosse.
L’immagine dell’aquila, stemma del Comune di Palermo, viene rappresentata nel gesto fortemente simbolico di sollevare tra gli artigli il tricolore per adagiarlo sulla città, sulla Sicilia e su tutta L’Italia a seguito del vento risorgimentale che porterà all’unità della nostra Nazione.
E certamente Santo Stefano al Mare, dove lo storico cognome Garibaldi e tra i più antichi e numericamente diffuso, non poteva non rendere omaggio all’eroe partito da Quarto e sbarcato in terra siciliana portando con sé il messaggio dell’unità e la speranza di quell’unità nazionale di cui appunto quest’anno si celebra il 150°.
Il carro è realizzato con fiori freschi su una struttura portante con basi in ferro, legno e polistirolo.
I personaggi e le strutture sono realizzati con fiori freschi usando una tecnica di composizione a mosaico mentre le composizioni di delicata e preziosa eleganza sono realizzate a tecnica decorativa e vegetativa per valorizzare al meglio le forme, i colori e la freschezza dei fiori. I fichi d’india sono realizzati con polistirolo ricoperto da foglie di populus e con veri fichi d’india provenienti dalla Sicilia.
I fiori e le foglie ornamentali che vengono utilizzati per la realizzazione del carro sono circa 60.000 tra garofani, rose, ranuncoli, straelizie, euphorbia, agavi, spider, aranci e fichi d’india per disegnare al meglio la scenografia della Sicilia.
I colori predominanti sono il bianco, il verde, il rosso, il giallo e arancio.

Seborga
La città di Lucca.
La Torre Guinigi, una delle poche rimaste all’interno della città, è uno dei monumenti piu’ rappresentativi di Lucca. La sua caratteristica principale e’ la presenza di un enorme leccio sulla sua sommita’. Ai primi del 300, entro la cerchia di mura molto più stretta dell’attuale, Lucca andava fiera del gran numero di torri e campanili. I Guinigi, ormai padroni della città vollero ingentilire le loro severe dimore con una torre alberata, che divenne simbolo di rinascita, in cima al simulacro della loro signoria.
1)- Anthurium…………………..2.000
2)-Iris…………………………… 600
3)-Ranuncoli……………………3.000
4)-Orchidee………………………1.500
5)-Lilium………………………..2.000
6)-Gerbere………………………2.500
7)-Garofani……………………..4.000
8)-Strelitzie…………………….1.000
9)- Amarilli…………………….2.000
10)-Crisantemini………………5.000
11)-Viole mammole…………… 200

Taggia
Lo spunto per la scelta delle città da rappresentare è nato dalla considerazione che lo sviluppo della floricoltura nel comprensorio di Taggia è frutto dell’impegno da parte degli abruzzesi, immigrati in gran numero nella nostra provincia a partire dagli anni ’50 del secolo scorso. Il recente terremoto che ha colpito L’Aquila ha ispirato sentimenti di solidarietà che l’amministrazione di Taggia ha voluto esprimere dedicando il proprio carro a questa città, per sottolineare la forza di volontà che guida gli aquilani nella ricostruzione dei loro paesi e nella faticosa ripresa delle attività produttive.
Il carro rappresenta la "cesta", che in passato costituiva l’unico contenitore utilizzato per trasportare i fiori recisi ed esporli per la vendita al mercato. Questa cesta è stata riprodotta sul carro di Taggia con circa 2 mila foglie di Phormium. il fiore impiegato è il ranuncolo, uno dei più commercializzati sul recato di Sanremo grazie alle sue caratteristiche di ottima durata che lo rendono particolarmente adatto all’esportazione in ogni parte del mondo.
La base del carro è costituita da una grandissima cesta contenente 30 ranuncoli giganti di 14 diversi colori, del diametro di circa 90 centimetri, ognuno dei quali è composto da oltre 1500 ranuncoli, per un totale di 50 mila steli lavorati.
La cesta è sovrastata da un’enorme aquila ad ali spiegate, realizzata anch’essa con i ranuncoli, e vicino si trova anche un orso, per richiamare il Parco Nazionale.

Vallecrosia
Il carro rappresenta la città di Assisi, concentrandosi sulla figura di San Francesco d’Assisi.
La scena ricreata si riferisce all’incontro del santo con il lupo. Sullo sfondo si stagliano un albero, simbolo di pace e vita, e la Basilica di Santa Chiara.
I materiali utilizzati provengono quasi esclusivamente dal territorio di Vallecrosia. L’albero verrà infiorato con 1000 phalaenopsys bianche, mentre San Francesco verrà realizzato con 800 gerbere e materiale vegetale, il lupo con materiale pampa marrone e avorio, e la basilica con 3000 san carlini, semprevivi e materiale vegetale.
La base e il sentiero fino alla basilica saranno realizzati con rami di nocciolo contorto, salis, muschio, foglie aspidistra e di aralia, piroforo, piante grasse fiorite e non, 200 anturium e 500 lilium.

Ventimiglia
Il carro vuole essere un omaggio alla città di Roma e a i suoi simboli più significativi. In primo piano, una grande lupa allatta i piccoli Romolo e Remo, e con la sua mole occupa la parte anteriore del carro. Nella parte posteriore, il Colosseo e la cupola di San Pietro rappresentano due dei monumenti più importanti della città e del mondo, mentre sul lato il Tricolore su cui poggia un cappello da bersagliere, omaggio alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia e all’episodio della Breccia di Porta Pia.