Claudia Lolli: “Appendere il Crocifisso nelle aule non viola i diritti di libertà di nessuno”

Voglio, in qualita’ di assessore alla Pubblica Istruzione e di cittadina, esprimere la mia gioia, alla notizia, della giusta decisione della Grande Camera dei Diritti dell’Uomo, la quale in data odierna, ha riformato la deprecabile sentenza della Camera dei Diritti del 3/11/2009 in merito alla presenza del Crocifisso nelle scuole italiane.
In allora avevo dichiarato pubblicamente che nessuno avrebbe rimosso il Crocifisso dalle aule delle scuole di Sanremo in quanto non vi era obbligo giuridico in tal senso.
Com’e’ noto la Camera dei Diritti dell’Uomo non aveva obbligato l’Italia a rimuovere il Crocifisso dalle scuole. La Corte aveva, pero’, condannato l’Italia a risarcire i genitori di un alunno per il semplice fatto di esporre il crocifisso nelle aule.
La Camera aveva affermato, infatti, il principio di diritto che il Crocifisso nelle aule puo’ offendere emotivamente gli studenti di religioni non cristiane o di coloro che non professano alcuna religione e che quindi puo’ creare un danno risarcibile.
Questo principio non solo e’ inaccettabile giuridicamente ma offende l’intelligenza di tutti noi credenti e non credenti.
Oggi la Grande Camera dei Diritti dell’Uomo, a seguito del ricorso del Governo Italiano, che ringrazio, ha radicalmente cancellato tale principio di diritto.
Il fatto di appendere il Crocifisso nelle aule non viola i diritti di liberta’ di nessuno e non crea danni risarcibili negli studenti non cristiani o atei.
Penso di poter dire che oggi, in primo luogo, ha vinto l’intelligenza.

Dottoressa Claudia Lolli
Vice sindaco
Assessore alla Pubblica Istruzione