Capannone nel porto di Imperia: il NO della Regione Liguria

2 marzo 2011 | 15:07
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Capannone nel porto di Imperia: il NO della Regione Liguria

Il parere negativo, comunque, non è stato ancora adottato formalmente: ci sono infatti dieci giorni di tempo per presentare osservazioni contrarie al rigetto, dopodiché la Regione dovrà esaminarle e decidere definitivamente

La Regione Liguria (Dipartimento Pianificazione Territoriale e Urbanistica – Servizio Tutela del Paesaggio) ha espresso il suo parere circa il capannone realizzato nell’ambito portuale in maniera parzialmente difforme dal progetto, e per il quale era stata chiesta approvazione di variante da parte della Porto di Imperia SpA.
La richiesta è stata ritenuta non meritevole di approvazione.
Il parere negativo dell’organismo regionale si basa essenzialmente sulla considerazione che l’impatto del tetto realizzato con copertura piana anziché curvilinea come da autorizzazione paesaggistica, “pur nel sostanziale mantenimento della quota di colmo, ha modificato l’impatto del fabbricato nel confronto con il più ampio contesto portuale, rendendolo molto più visibile rispetto al progetto approvato”. La finalità della copertura curva, infatti, non serve soltanto a migliorare l’estetica degli edifici, ma anche a ridurne la percezione di altezza grazie ad una linea di gronda più bassa. E ciò anche se l’altezza massima dell’edificio risulta praticamente identica.

Il parere negativo non è stato ancora adottato formalmente: ci sono infatti dieci giorni di tempo per presentare osservazioni contrarie al rigetto, dopodiché la Regione dovrà esaminarle e decidere definitivamente. Tocca quindi alla “Porto di Imperia”, società che aveva chiesto di approvare la compatibilità paesaggistica delle opere eseguite in difformità, presentare tali osservazioni.
Da parte sua il Vicesindaco di Imperia Rodolfo Leone ha evidenziato come la comunicazione della Regione sia ragionevole nel contenuto e saggia nel suo contesto globale. “E’ troppo tempo ormai – ha detto Leone – che questa vicenda va avanti, provocando polemiche spesso strumentali. Che il capannone fosse stato realizzato in maniera parzialmente difforme dall’autorizzazione a suo tempo ottenuta era arcinoto. L’altezza globale dell’edificio non mutava, e anche la cubatura complessiva, ma la copertura orizzontale anziché curva provoca un impatto visivo, dal basso, diverso. Nel complesso contesto portuale , alla luce dei cospicui investimenti fatti e da fare, questa vicenda ha finito per diventare una questione di principio che è bene chiudere al più presto. I lavori eseguiti in difformità non rappresentano che una piccola parte del capannone, parte che può essere eliminata senza grandi spese, ripristinando il progetto originario. Ciò prescindendo da considerazioni astratte su dove stiano le ragioni ed i torti e rinunciando ad ulteriori osservazioni da parte della società. Per parte sua, il Comune sosterrà questa linea all’interno della Porto di Imperia SpA , nella convinzione che sia necessario, nell’interesse non solo del Comune, ma di tutti i soci, semplificare e ridurre il quadro dei contenziosi in essere”.