Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”

16 marzo 2011 | 12:17
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Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”
Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”
Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”
Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”
Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”
Bordighera commissariata, lo sfogo di Bosio: “Il Comune vittima sacrificale della Lega”

“Le verifiche vanno fatte ma io non mi sono dimesso perché non voglio mettere la testa sotto la sabbia” dichiara ancora Bosio

L’ex sindaco di Bordighera, Giovanni Bosio, ha indetto, questa mattina, una conferenza stampa, durante la quale ha sfogato tutta la sua rabbia, con parole dure e senza mezzi termini.

"Sono furioso per quello che è successo" ha esordito l’ex primo cittadino. "Sono lucido perché conosco tutti i dettagli della vicenda, e sono cresciuto nel nome degli ideali di stato, dato che sono nipote di un console di un re d’Italia. Non ho mai minimizzato i fenomeni mafiosi, ma neppure enfatizzati. Perché la mafia deve condizionare un’Amministrazione comunale? Per degli appalti? Diciamolo allora quali appalti ha preso la famiglia Pellegrino: nel 2003 un appalto da 8mila euro, linsieme allaa Beton Ville spa e la Flli Negro per i lavori sulla spiaggia. Poi c’è stata l’alluvione, il nostro tsunami, e abbiamo chiamato tutte le ditte a lavorare – nessuno ci ha fermato dicendo di non far lavorare i Pellegrino. L’ultimo lavoro risale al 2007 e vale 66mila euro".

Prosegue Bosio: "I carabinieri hanno verificato tutto, dai buoni pasto sino ai tributi. Dei 30milioni di appalti dati durante la mia Amministrazione, gli appalti della famiglia Pellegrino rappresentano il 2-3%.
Per quanto riguarda la faccenda dele sale da gioco, non spetta alla giunta decidere per la loro apertura. Noi ne avevamo discusso e avevamo approvato un regolamento che impedisse l’apertura di una sala giochi, e come ringraziamento siamo stati mandati a casa".

L’ex sindaco passa poi a parlare degli incendi avvenuti nella città delle palme: "Abbiamo avuto molti incendi- Maona, Cavetu, La Reserve. Gli stessi Carabinieri hanno detto che non si intravvede una regia dietro questi incendi. Io non ho mai sentito parlare di una regia. Ancora oggi nessuno ha delle risposte sugli autori di questi atti. I delinquenti devono essere assicurati alla giustizia. Io sono rimasto nove mesi con la morte nel cuore per dimostrare che la città di Bordighera non è quella dipinta dai media".

Bosio punta poi il dito contro la Lega Nord: "Perché sciogliere il consiglio di Bordighera e non quelli, ad esempio, in Lombardia? C’è qualcuno che cerca di trovare dei vantaggi politici nello scioglimento di questo consiglio", evidente riferimento all’ex Assessore Giulio Viale della Lega Nord e del partito federalista più in generale. "Siamo la vittima sacrificale della Lega Nord" commenta amaramente Bosio, che aggiunge " il ministro Maroni si è ben guardato dal commissariare comuni lombardi quali, ad esepio, Desio"
"Rocco Fonti  adesso che amministra con la mia giunta, dopo aver passato vari partiti politici, viene considerato la spia, mentre prima andava bene per Viale. Io voglio che si ritorni a parlare di Bordighera come si merita: bene".

"Le verifiche vanno fatte ma io non mi sono dimesso perché non voglio mettere la testa sotto la sabbia" dichiara ancora Bosio. "I miei amministratori non mi hanno lasciato solo, farò ricorso al Tar, questo è l’unico caso in Italia dove il rapporto della commissione d’accesso è stata screditato e il comune commissariato.
L’opposizione deve evitare di fare affermazioni volgari in cui si dice che i cittadini, incontrandomi per strada, mi devono evitare. Sta avvenedo il contario, ho moltissimi attestati di solidarietà. Io non mi dimetterò da consigliere provinciale, perché ho ricevuto il mandato dai miei elettori".