Arriva cedolare secca, sostituisce imposte di registro e di bollo sulle risoluzioni e sulle proroghe

Il proprietario può scegliere di tassare gli affitti con un imposta sostitutiva del 21% o del 19% per gli immobili in Comuni ad alta tensione abitativa (Imperia, Sannremo, Ventimiglia, Bordighera, Camporosso, Diano Marina, Taggia, Vallecrosia)
Recentemente il Governo ha approvato lo schema di Decreto Legislativo che innova profondamente il sistema di tassazione sugli immobili.
Già a partire dall’anno in corso, viene introdotta una doppia tassazione sugli affitti. Infatti, il proprietario o titolare di diritto reale di godimento di una casa può scegliere di tassare gli affitti con un imposta sostitutiva del 21% o del 19% nel caso di canone concordato per gli immobili siti nei Comuni ad alta tensione abitativa (nella provincia di Imperia: Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Bordighera, Camporosso, Diano Marina, Taggia, Vallecrosia). La cedolare secca sostituisce le imposte di registro e di bollo sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione.
Possono essere assoggettati a cedolare secca anche i canoni relativi a contratti di locazione di durata non superiore a 30 giorni complessivi nell’anno, per i quali non c’è l’obbligo di registrazione.
La scelta della cedolare secca comporta benefici anche per l’inquilino che, dal canto suo, avrà la sicurezza di un canone fisso e non modificabile (senza l’aggiornamento ISTAT).
Con tale nuovo sistema di tassazione il proprietario dell’immobile non dovrà più indicare l’importo dell’affitto nella dichiarazione dei redditi (i canoni di locazione non partecipano al reddito complessivo, poi tassato in base alle aliquote fissate per i diversi scaglioni Irpef). In ogni modo, nel caso si optasse per la cedolare secca, il reddito sottoposto a imposta sostitutiva non può essere inferiore a quello catastale, determinato applicando le tariffe d’estimo.
Per la pratica applicazione di queste norme si dovrà attendere, però, il provvedimento (previsto entro 90 giorni dalla pubblicazione del Decreto) dell’Agenzia delle Entrate che fisserà le modalità di esercizio dell’opzione, i tempi e le modalità del versamento degli acconti e del saldo. Il D.lgs fissa, fin da ora, alcuni punti fermi:
• gli acconti saranno pari all’85% dell’imposta per il 2011 e al 95% per il 2012;
• il tributo va versato entro il termine previsto per il pagamento dell’Irpef;
• eventuali imposte di bollo e di registro, pagate per registrazioni già avvenute, non
saranno rimborsate;
• il reddito assoggettato a cedolare secca rileva ogni volta la normativa faccia riferimento
a requisiti reddituali per il riconoscimento di agevolazioni, fiscali e non, nonché ai fini
Isee.
Lo stesso Decreto sul federalismo municipale introduce norme di contrasto degli affitti in nero.
IL REFERENTE PROVINCIALE UNIAT
Italo Castelli