Successo ieri per il concerto “When the swing goes marchin’ in…. 20 anni dopo”

18 febbraio 2011 | 11:43
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Successo ieri per il concerto “When the swing goes marchin’ in…. 20 anni dopo”

Lontano dai clamori festivalieri e dagli orpelli di cui Sanremo è solita rivestirsi una settimana all’anno, il messaggio del Centro Studi “Stan Kenton” è giunto a chi doveva giungere: appassionati di buona musica, giornalisti, colleghi musicisti

Si è svolto regolarmente e con successo ieri, malgrado il maltempo, il “Concerto del Ventennale” organizzato in occasione del XX anniversario di fondazione del Centro Studi Musicali “Stan Kenton” e della sua orchestra ufficiale, la “Red Cat Jazz Band”. L’evento rientrava nel programma degli eventi collaterali promossi dal Comune di Sanremo, Assessorato alla Promozione turistica e si sarebbe dovuto svolgere all’aperto se la pioggia non avesse bagnato la piazza fino a poco prima dell’inizio del concerto.

L’evento, intitolato “When the Swing goes marchin’ in – Venti anni dopo”, per riprendere l’insegna della manifestazione tenutasi il 17 febbraio 1991, si è dunque spostato nel teatro “San Pio X” messo gentilmente a disposizione dal Parroco della Concattedrale di San Siro, Mons. Alvise Lanteri. Una cornice suggestiva e accogliente che ha ben accolto il pubblico e le tre diverse formazioni che si sono alternate sul palco.
Angelo Giacobbe ha introdotto Freddy Colt, fondatore del Centro Kenton e mattatore della serata, che ha poi guidato le cerimonie presentando tre proposte artistiche maturate nel tempo in seno al sodalizio matuziano: c’era l’Orchestrina nazionale del “Sultanato dello Swing” con i suoi “Ministri” provenienti da Bologna, Fucecchio e Ivrea, che ha proposto alcuni brani di Natalino Otto originalmente arrangiati dal violinista Francesco Giorgi e da Colt stesso.

A seguire è stato applaudito un “Intermezzo rubiniano” ossia l’intervento dei Nipoti d’Arte con la voce di Franco D’Imporzano nell’interpretazione di tre canzoni dell’artista sanremese Antonio Rubino, anteprima di un nuovo spettacolo e di un futuro cd. A conclusione il palco ha ospitato l’intera, “storica” formazione della Red Cat Jazz Band composta dai suoi nove elementi attuali, ottimi jazzisti ponentini con la voce del giovane Andy Arnaldi. L’impatto della Red Cat, che si è prodotta in trascinanti brani di Rabagliati, Barzizza, Luttazzi e Otto ha conquistato il pubblico in sala per una conclusione con ovazioni e acclamazioni.

Lontano dai clamori festivalieri e dagli orpelli di cui Sanremo è solita rivestirsi una settimana all’anno, il messaggio del Centro Studi “Stan Kenton” è giunto a chi doveva giungere: appassionati di buona musica, giornalisti, colleghi musicisti. L’impegno per la cultura musicale proseguirà con le attività editoriali, discografiche e di spettacolo a cui l’associazione non è mai venuta meno neppure nei momenti meno felici di un lungo percorso che dura – Sanremo nonostante – da 20 anni.