Saso (PdL)su piano casa: “Quale fumata bianca? In maggioranza gli equilibri non sono ancora saldati”

16 febbraio 2011 | 12:30
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Saso (PdL)su piano casa: “Quale fumata bianca? In maggioranza gli equilibri non sono ancora saldati”

“Avevamo tutti letto dell’inciucio arrivato in extremis nell’ultima ora, con l’Assessore Fusco rassegnata sulla questione dei benefici alle attività produttive” dice l’esponente del PdL

“Se non ci fosse veramente da piangere per il futuro dell’edilizia ligure ed il veder vanificare ogni possibilità di sviluppo e ripresa economica, sembrerebbe proprio di stare al circo! – ha esordito così Alessio Saso, Consigliere Regionale PdL, che stamani, pur presentandosi in perfetto orario alle ore 10:00 in Commissione Urbanistica, si è visto “aprire e chiudere” la seduta, prima per mancanza del numero legale, poi per richiesta di una sospensiva di 20 minuti perché la maggioranza doveva ancora esaminare un consistente pacco di emendamenti.
“Avevamo tutti letto dell’inciucio arrivato in extremis nell’ultima ora, con l’Assessore Fusco rassegnata sulla questione dei benefici alle attività produttive, ma, evidentemente, i colpi di scena non sono ancora finiti e la sola sparizione delle norme che riguardano gli edifici destinati alle attività produttive non è bastata a soddisfare gli animi della sinistra più estrema e degli ambientalisti. Tant’è che stamani, con il giochetto della mancanza del numero legale prima e con la richiesta di sospensione subito dopo, volta ad esaminare il voluminoso pacco di nuovi emendamenti giunti ‘a sorpresa’, abbiamo – ahinoi! – più che una sensazione di come andranno a finire le cose!!! Dopo lunghi mesi di gestazione, alla fine, avremo un testo non così dissimile da quello del 2009, una normativa che non comporterà alcuna prospettiva di sviluppo dell’attività edilizia, un piano dove, come al solito, malgrado la disponibilità dell’Assessore Fusco ad una concertazione anche con il Centro Destra, saranno più gli equilibri politici tutti interni alla maggioranza ad avere la meglio e non certo la possibilità concreta dello sviluppo della Liguria che anche su un settore fondamentale come quello dell’edilizia, contava.”