San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre

13 febbraio 2011 | 15:39
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San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre
San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre
San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre
San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre
San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre
San Benedetto a Taggia: la notte dei fuochi (spenti). Niente furgari dopo il dramma di ottobre

Perché Taggia deve buttarsi nelle piazze e nei caruggi, la gente deve danzare attorno al falò, incontrarsi, scambiare due parole attorno ad un bicchiere: così è da sempre e lo è stato anche quest’anno senza furgari

Taggia ha festeggiato, ieri sera, San Benedetto: la notte dei furgari, a fuochi spenti. Perché, quest’anno, come concordato con il sindaco Genduso e con le autorità, a seguito e rispetto per gli eventi dell’autunno scorso – quando una cantina esplosa in strada San Dalmazzo, dove stavano preparando della miscela esplosiva, e’ costata la vita a Carmine brusco, 27 anni; mentre sono rimasti feriti: Vincenzo Martino e Tony Longordo, di 26 e 29 anni – non ci sono stati i "furgari", le tradizionali comete di fuoco ad illuminare i palazzi antichi del centro storico.

Tutto è rinviato all’anno prossimo, al 12 febbraio 2012. Ma l’Associazione Fochi e Falodie San Benedetto, “Quelli che aspettano San Benedetto…”, come si sono ribattezzati un mese fa nella festa di presentazione a Taggia, ha organizzato una serie di eventi e appuntamenti che hanno reso lo stesso piacevole la serata, per festeggiare adeguatamente il proprio patrono.

Perché Taggia deve buttarsi nelle piazze e nei caruggi, la gente deve danzare attorno al falò, incontrarsi, scambiare due parole attorno ad un bicchiere: così è da sempre e lo è stato anche quest’anno senza furgari. Anche questo è San Benedetto, non si cancellano le tradizioni. E, visto che con il fuoco non si scherza, non ci sono stati nemmeno petardi, razzi, raudi e quant’altro: quello di Taggia non è un capodanno pagano né un rave liturgico. Il fuoco è una cosa seria e i taggiaschi lo sanno.

Il fuoco più che appiccato, è stato evocato. Come, ad esempio, nella proiezione del filmato “San Benedetto… oggi e ieri”, con foto, immagini, ricordi delle feste del passato, che si è tenuto in piazza Cavour. O in "Fuoco", spettacolo itinerante del Teatro Scalzo di Genova, di 7 persone più 2 percussionisti, che ha toccato vari punti di Taggia e i suoi rioni a partire dalle 21.45 in Piazza Farini.