Saint Charles: approvata all’unanimità mozione del consigliere Ingenito

25 febbraio 2011 | 12:23
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Saint Charles: approvata all’unanimità mozione del consigliere Ingenito

La mozione è stata votataall’unanimità nella seduta del consiglio comunale di ieri 24 febbraio

Il sottoscritto dott. Ugo Ingenito, consigliere comunale incaricato per le problematiche sanitarie;
Premesso che nel Piano di riorganizzazione delle strutture sanitarie approvato il 4 agosto 2010 dal Consiglio Regionale era previsto che l’Ospedale Saint Charles di Bordighera confluisse nella rete regionale dell’ortopedia d’elezione;
Considerato che è stato unanimemente espresso da tutto il territorio come essenziale la salvaguardia dell’Ospedale Saint Charles e di tutti i servizi principali in quanto questa struttura da sempre ha rappresentato un fiore all’occhiello della sanità imperiese;
Preso atto che il nosocomio bordigotto offre un servizio fondamentale alle città costiere ed a tutto l’entroterra;
Vista la convenzione stipulata tra il Comune di Bordighera e l’A.S.L. per l’utilizzo delle strutture e delle aree;
Visto che dalle dichiarazioni apparse a mezzo stampa del Presidente della Regione Burlando e dell’assessore alla sanità Montaldo si evince che i tempi relativi al nuovo ospedale sono ancora lontani;

chiede

alla Giunta Regionale ed all’assessore competente un impegno:
sulla permanenza del Centro Protesico Ortopedico in Bordighera, con contratto pluriennale;
sul mantenimento degli organici minimi previsti in ogni unità operativa e quindi relativo aumento del numero di organici medico ed infermieristico ad oggi in carico ai reparti di Chirurgia, Medicina, Radiologia, Pronto Soccorso, Unità sub-intensiva, Ortopedia e Traumatologia;
sul mantenimento dell’Ambulatorio di Ortopedia e Traumatologia, con personale medico adeguato;
sul potenziamento dell’operatività dell’Ambulatorio di Neurologia;
la sostituzione dei primari andati in quiescenza dei reparti di chirurgia , sub-intensiva, radiologia;
il ripristino dei servizi ambulatoriali di Rx tradizionale e mammografie, gastroenterologia, chirurgia vascolare, urologia, diabetologia, ginecologia, pediatria, che deliberatamente sono stati tolti nel corso degli ultimi due o tre anni.