Preoccupazione di Federconsumatori su posteggi ospedale Imperia: lettera a Sindaco e Direttore Asl1

22 febbraio 2011 | 11:49
Share0
Preoccupazione di Federconsumatori su posteggi ospedale Imperia: lettera a Sindaco e Direttore Asl1

“Cedere, anche parzialmente, i parcheggi utilizzati dagli utenti ospedalieri a vario titolo comporterà per gli utenti un ulteriore inatteso e ingiustificato balzello, al solo scopo di permettere alla ASL di poter aumentare i propri ricavi economici”

Il presidente della sezione provinciale di Federconsumatori, Francesco Giribaldi, scrive al Sindaco diImperia, Paolo Strescino, e al Direttore generale Asl1, Antonio Rossi, in merito all’attribuzione dei parcheggi pubblici al personale dipendente Asl.
Di seguito il testo integrale:

"Abbiamo ritenuto doveroso scriverLe per manifestare le nostre preoccupazioni in merito alle notizie di stampa, sulla eventuale possibile concessione dell’ area sovrastante il presidio ospedaliero di Imperia (comunemente definita solettone) con circa 110 posti auto, ad esclusivo uso dei dipendenti ASL a seguito della decisione della ASL stessa di rendere a pagamento i parcheggi interni al presidio.

In premessa intendiamo riaffermare l’assoluta legittimità del diritto storicamente consolidato, al parcheggio gratuito nell’ area ospedaliera per i dipendenti, ma parimenti rivendichiamo ai cittadini Imperiesi il diritto di non essere penalizzati dalle “ singolari” scelte della ASL Imperiese.

Egregio sig. Sindaco, credo converrà con noi che cedere, anche parzialmente, i parcheggi utilizzati dagli utenti ospedalieri a vario titolo comporterà per gli utenti un ulteriore inatteso e ingiustificato balzello, al solo scopo di permettere (almeno così speriamo) alla ASL di poter aumentare i propri ricavi economici, cosa peraltro lodevole se non pesasse sugli inermi cittadini.

Appare quantomeno singolare, come già detto, che si buttino fuori i dipendenti al fine di lucrare sui parcheggi senza considerare nel merito i preoccupanti problemi che tale scelta comporterebbe e che brevemente tento di riassumere:

• appare opportuno che un area “sensibile” come l’ interno del presidio venga aperta all’ accesso al transito e stazionamento di mezzi privati, durante la notte il parcheggio dovrebbe diventare libero, senza opportuni filtri all’ ingresso ed uscita ‘ E la sicurezza chi la garantirà i privati assegnatari dell’ appalto ? Non ci pare la soluzione più idonea alla bisogna.

• chi garantirà il regolare stazionamento e deflusso delle auto considerato che, in quanto area privata la stessa, è interdetta alla normale operatività dei vigili urbani ?

• cosa avverrà se nei momenti di punta, con i varchi di accesso e uscita impegnati, dovessero arrivare una o più ambulanze a con a bordo casi gravi o gravissimi ?

• chi sarà responsabile se a causa dell’ urgenza, considerati gli spazi ridotti, le ambulanze non avessero possibilità di manovra e dovessero impattare con utenti parcheggiati o in movimento all’ interno del presidio ?

• come si eviterà che l’ interno del presidio, vista la sparizione dei parcheggi esterni, diventi luogo obbligato di sosta dei numerosissimi residenti della zona, con un notevole incremento di arrivi e partenze di mezzi a motore ( si parla di circa 200 posti auto)? Consideriamo che oggi i dipendenti arrivano all’ inizio turno e per tutto il periodo di lavoro i mezzi rimangono immobili.

• siamo sicuri che un aumento significativo dei parcheggi e del movimento mezzi sia veramente salutare per i degenti che vedranno aumentare notevolmente l’ inquinamento e le polveri sottili che respirano ? Non parliamo poi di fare, se possibile, una passeggiatina all’esterno a respirare una boccata d’ aria.

Egregio Sig. Sindaco, nel riaffermare la nostra assoluta contrarietà a questa scelta, le assicuriamo che potremmo portare ulteriori e importanti considerazioni che sconsiglierebbero ad un amministratore pubblico avveduto di aderire a questa richiesta, confidando nella sua saggezza, crediamo invece che tutti quanti, Amministratori, utenti, associazioni possano e debbano impegnarsi al fine di evitare che una scelta, a nostro avviso nefasta, debba avere quale ottica di definizione solamente “il profitto” e che il problema del contenimento dei costi della sanità, debba passare attraverso una più condivisa analisi e gestione unitaria dei motivi che li generano".