Lettera aperta dei dipendenti di Porto di Imperia Spa: “D’ora in avanti no ai sindacati”

25 febbraio 2011 | 20:37
Share0
Lettera aperta dei dipendenti di Porto di Imperia Spa: “D’ora in avanti no ai sindacati”

La posizione dei dipendenti, delusi dal recente atteggiamento dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, che d’ora in poi adotteranno tutte le iniziative a tutela della propria azienda e del proprio lavoro direttamente in prima persona

I sottoscritti dipendenti della Porto di Imperia Spa, al centro della ben nota vicenda della revoca della concessione demaniale del nuovo porto turistico e dei conseguenti ricorsi, che si trascina da oltre un mese, a seguito dell’incontro del 19 febbraio, tenutosi in Comune a Imperia, tra i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, accompagnati dal nostro rappresentante sindacale, con il Sindaco, e a seguito dell’assemblea effettuata il 22 febbraio, nel nuovo porto turistico, presso gli uffici del molo di San Lazzaro, con i suddetti sindacati;
profondamente delusi per il comportamento adottato dai funzionari sindacali nel eroe successive all’assemblea del 22 febbraio, in quanto i predetti, tra l’altro intervenuti all’assemblea in maniera palesemente impreparata rispetto all’importanza e complessità dell’argomento, hanno tergiversato fino alla serata di giovedì 24 febbraio, adducendo tra le varie scuse la necessità di un consulto ulteriore tra i sindacalisti stessi e i loro legali, costringendo così di fatto il personale dipendente della società che qui si sottoscrive, ad assumere direttamente un’azione di autotutela, concretizzatasi in una lettera al Sindaco Paolo Strescino.
Nella stessa, noi sottoscritti dipendenti della Porto di Imperia Spa, nella duplice veste di lavoratori del porto turistico e cittadini imperiesi, abbiamo invitato il primo cittadino a usare prontamente i poteri che leggi e regolamenti gli consentono affinché disponga l’avocazione, per ragioni di necessità e urgenza, del provvedimento adottato dall’Ing. Lunghi, in quanto riteniamo supremo per l’intera collettività il beneficio derivante dal completamento delle opere da parte della compagine sociale nostra datrice di lavoro, nella quale l’amministrazione comunale di Imperia detiene una importante partecipazione azionaria, paritetica a quella di altri due soggetti privati (Acquamare e Imperia Sviluppo).
Ci preme, inoltre, segnalare la necessità di poter offrire da parte nostra, una continuità del servizio ai dipartisti, staziali e di transito, italiani e stranieri, che non riescono a comprendere la cavillosa serie di ordinanze e decreti che rischia di non garantire loro la regolare fornitura di acqua e energia elettrica, la pulizia sia dello specchio acqueo che delle opere a terra, i servizi di sicurezza e le infrastrutture di accoglienza, i controlli e l’assistenza che solamente gli scriventi, sulla base dell’esperienza maturata fin dai tempi della società Imperia Mare Spa, possono assicurare sia negli interessi degli utenti che della città.

In ultimo, ricordiamo a tutta la cittadinanza la nostra sempre più angosciante preoccupazione generata dal pensare alle conseguenze che possono determinarsi per i nostri livelli occupazionali, e torniamo a stigmatizzare il comportamento adottato dalle sigle che dovrebbero avere caro il mantenimento di un crescente numero di posti di lavoro in un comparto che sta assumendo, in ogni ambito, sempre più maggiore importanza.

A tal fine, coerentemente con l’invio della lettera al Sindaco, scaturita da un confronto interno senza l’intervento di sindacalisti confederali e/o autonomi, i sottoscritti, nell’autosospendersi dall’adesione a ogni sindacato confederale e ancorché chi non aderisce a nessun sindacato

annunciano
che, d’ora in avanti, adotteranno tutte le iniziative a tutela della propria azienda e del proprio lavoro direttamente in prima persona, senza l’ausilio di rappresentanti sindacali confederali e/o autonomi.