Le riflessioni di un lettore su Festival e De Andrè

20 febbraio 2011 | 10:42
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Le riflessioni di un lettore su Festival e De Andrè

“Vorrei invitare tutti coloro che sopportano passivamente quel confine invisibile che divide il salotto “buono” di Sanremo, dalla Pigna di Sanremo, ad ascoltare con attenzione la canzone di De Andrè ‘La Città Vecchia’ “

Condivido pienamente il pensiero del lettore Roberto in merito a Fabrizio De Andrè e il festival di Sanremo. Mal si sposa l’arte di Fabrizio con una manifestazione quale è il festival della canzone italiana. Difatti, De Andrè si è sempre ben guardato dal partecipare a manifestazioni canore di un certo genere. Bene hanno fatto gli autori a ricordare l’anniversario del compleanno di De Andrè, benissimo hanno fatto a non andare oltre, a rispettare la volontà di chi da vivo non avrebbe mai partecipato a quella competizione canora.

Senza nulla togliere al festival di Sanremo che è stato, è e sarà (speriamo) un grande evento mediatico, la poesia, la musica e la sensibilità di Fabrizio vanno oltre, ti entrano dentro e non ti abbandonano più. Io volo basso rispetto al lettore Renato, il quale ricorda uno degli album più belli di De Andrè: "Non al denaro nè al cielo nè all’amore". Vorrei invitare tutti coloro che sopportano passivamente quel confine invisibile che divide il salotto "buono" di Sanremo, dalla Pigna di Sanremo, ad ascoltare con attenzione la canzone di De Andrè "La Città Vecchia".

Lugi Mammone