Incontro a Roma: il Saint-Charles di Bordighera è salvo

19 febbraio 2011 | 09:57
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Incontro a Roma: il Saint-Charles di Bordighera è salvo

“E’ stato un incontro molto positivo – ha commentato il sindaco Scullino – basato su aspetti di concretezza e grande attenzione per la risoluzione di problemi che toccano direttamente la popolazione”

Un impegno diretto per la salvaguardia e il potenziamento dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, per la revisione della quota capitaria regionale che oggi penalizza la provincia imperiese, per lo sviluppo di iniziative private che possano recepire alcuni importanti bandi sanitari nazionali. Torna da Roma più che soddisfatto il sindaco di Ventimiglia Gateano Scullino. Nella capitale ha incontrato il ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, e con lui ha discusso della situazione sanitaria del comprensorio intemelio e in generale della provincia, strappando impegni come detto importanti. Alla riunione, durata un’ora e mezza, hanno partecipato anche il direttore generale del Ministero, Fabrizio Oleari, e in qualità di tecnico e membro del distretto socio sanitario intemelio il dottor Ugo Ingenito.

"E’ stato un incontro molto positivo – ha commentato il sindaco Scullino – basato su aspetti di concretezza e grande attenzione per la risoluzione di problemi che toccano direttamente la popolazione. Il Ministro ha ascoltato tutte le nostre documentate lagnanze e anche le nostre proposte e si è impegnato a discuterne con il presidente della Regione Liguria, competente in materia di risorse finanziarie da distribuire sul territorio e di gestione dei presidi ospedalieri. Fazio ha anche detto di essere pronto ad analizzare con Burlando anche il progetto del nuovo ospedale di Taggia. Ovviamente il nostro maggior interesse riguarda la salvaguardia dell’ospedale di Bordighera e in questa direzione il Ministro è stato deciso, alla luce anche della nuova legge del Parlamento Europeo che dovrebbe essere approvata entro il 30 giugno prossimo e che di fatto liberalizzerà la Sanità a livello comunitario. Ovvero tutti potranno andarsi a curare nei paesi membri, un po’ come accade già per i cittadini di Bolzano che sfruttano le strutture sanitarie di Insbruck".

Scullino ha chiesto al Ministro di inserire anche il Principato di Monaco nell’elenco dei Paesi coinvolti dalla nuova legge che potrebbe diventare operativa con i decreti attuativi nell’arco di un paio d’anni. "Ed ecco perchè – ha aggiunto Scullino – Bordighera non può chiudere, ma anzi deve essere dotato di nuovi servizi capaci anche di attrarre l’utenza della vicina Francia, così come ha anche condiviso il Ministro". A proposito di Francia, Scullino ha anche chiesto un interessamento operativo per i 5mila frontalieri che chiedono di poter usufruire in convenzione delle strutture sanitarie monegasche e il direttore generale Oleari ha garantito un interessamento operativo.

Per quanto riguarda la quota capitaria è stata chiesta una revisione della ripartizione, soprattutto nel rapporto con la provincia della Spezia, in particolare attraverso una approfondita analisi del numero e dell’età della popolazione. Uno squilibrio che è parso evidente anche al Ministro. In relazione all’ospedale di Bordighera e in generale alla Sanità imperiese si è parlato anche dei tempi d’attesa troppo lunghi per alcune visite specialistiche.

Infine un importante capitolo è stato anche quello dei bandi nazionali che potrebbero essere agganciati da privati. "Ci sono opportunità interessanti per uno screening fondamentale della popolazione che credo sia opportuno cogliere – ha concluso Scullino – Noi abbiamo tre edifici che possono essere messi a disposizione. I bandi si chiamano "Guadagnare salute" e riguardano molti settori. Ce ne poi un altro molto interessante che si chiama "Dimissioni protette" e che praticamente prevede di accompagnare i malati soli che escono dall’ospedale dopo un intervento e che ne hanno bisogno attraverso un’assistenza domiciliare mirata. Un palazzo della salute di iniziativa privata convenzionato e agganciato a questi bandi potrebbe rappresentare un toccasana per la nostra Sanità spesso balbettante".