Gazzano (PdL) su Porto Imperia: “Aspettiamo decisione Tar che aprirà prospettive diverse”

22 febbraio 2011 | 12:19
Share0
Gazzano (PdL) su Porto Imperia: “Aspettiamo decisione Tar che aprirà prospettive diverse”

“La minoranza vuole discutere ora sul porto semplicemente per continuare a battere la grancassa contro l’Amministrazione comunale e contro quel porto che ha sempre ostacolato con prese di posizione abnormi, denunce, ricorsi”

Un dibattito sulla vicenda portuale, in questo momento, è assurdo ed inconcludente. Le cose sono molto semplici: esiste un provvedimento preso dal funzionario del settore porti che dichiara decaduta la concessione alla Porto di Imperia SpA, ed esiste un ricorso al Tar contro tale provvedimento. Un primo pronunciamento del Tar, dopo la sospensiva già accordata, è previsto per il 3 marzo, cioè tra una decina di giorni. Delle due l’una: o il Tar avalla la decadenza della concessione oppure no.
E’ chiaro, e solo chi è in malafede può sostenere il contrario, che a seconda della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale si apriranno prospettive diametralmente opposte, ed è altrettanto chiaro che discuterne ora, prima cioè che il Tar si pronunci, significa discutere sul sesso degli angeli e pestare l’acqua nel mortaio. Anche una discussione sul perché si è giunti a tale situazione appare quanto mai pretestuosa: se ha ragione il funzionario occorrerà rivedere tutto, se invece ha ragione la Porto di Imperia vorrà dire che tutte le accuse nei suoi confronti vanno come minimo rivedute e corrette. E’ evidente anche a un cieco che oggi come oggi non si può decidere un bel niente, e non si può neanche fare un “processo” al passato, proprio perché il giudizio deve ancora essere emesso.
Noi abbiamo chiesto, e lo abbiamo fatto prima della minoranza, un consiglio sul porto dopo la sentenza del Tar, che potesse cioè discutere con cognizione di causa: non vogliamo affatto negare il dibattito. Noi vogliamo che al dibattito segua una decisione concreta, ma quale decisione si può prendere oggi? Nessuna!
La minoranza vuole discutere ora sul porto semplicemente per continuare a battere la grancassa contro l’Amministrazione comunale e contro quel porto che ha sempre ostacolato con prese di posizione abnormi, con denunce, ricorsi, e assalti alla diligenza di vario genere.
Ora se esistono aspetti particolari da chiarire – e li chiariremo – è altrettanto evidente che il nuovo porto rappresenta il futuro della città, e che simili atteggiamenti contrari ad oltranza finiscono per pregiudicarne sviluppo e occupazione. Il risultato di questo partito contrario vuole essere la perdita della quota che appartiene al Comune, oltre che quella privata? Finirebbe tutto a carte quarantotto, ed il porto diventerebbe una colossale incompiuta, grazie a chi ha agito remando sempre contro e si è comportato anche contro ogni logica amministrativa seria e responsabile.
E’ veramente singolare, poi, che l’opposizione pretenda di darci lezioni di democrazia accusandoci di aver impedito una discussione che abbiamo invece solo rinviato: da sempre la minoranza ha attuato il filibustering come regola politica, facendo mancare il numero legale in consiglio ogni volta che era possibile, approfittando di assenze tra i banchi della maggioranza, e impedendone quindi i lavori. Quando il regolamento del Consiglio comunale prevede che possano prendere la parola soltanto i capigruppo, accade che la minoranza scenda in campo con sei esponenti, quattro dei quali rappresentano se stessi, in quanto ogni gruppo è formato da un solo consigliere, mentre per la maggioranza hanno diritto di parola due soli capigruppo, che rappresentano: uno 22 e l’altro 4 consiglieri. Questa è democrazia. Quando però si passa al voto, la maggioranza ha 26 voti, e la minoranza 14. E anche questa è democrazia!

Alessandro Gazzano – capogruppo PdL