Favoreggiamento all’immigrazione clandestina: arrestato a Ventimiglia il tunisino Sebti Tajouri

24 febbraio 2011 | 12:30
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Favoreggiamento all’immigrazione clandestina: arrestato a Ventimiglia il tunisino Sebti Tajouri

Il tunisino, proveniente dalla Francia, era già stato munito di decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Roma nel 2009 ed arrestato dalla Polizia Ferroviaria di Potenza poiché inosservante alla Legge sugli stranieri

Il capillare controllo del personale della Polizia di Frontiera, diretto dal dr. Fanzone, ha consentito, a meno di 24 ore dal precedente, di trarre in arresto un altro straniero il quale, oltre ad essere irregolare nel nostro Paese, tentava di lucrare sulla disperazione dei suoi connazionali scappati dalla Tunisia.
Sebti Tajouri, nato nel 1969 in Tunisia, veniva infatti sorpreso nell’atto di caricare su un’auto, una Ford Fiesta, tre cittadini tunisini provenienti dal Centro di Prima Accoglienza di Crotone.
Questi ultimi erano stati avvistati dagli operatori di Polizia nell’atrio della locale Stazione Ferroviaria mentre ricevevano numerose telefonate al cellulare; insospettiti dall’atteggiamento e dallo stato di evidente attesa, venivano discretamente seguiti fino ai giardini pubblici del centro di Ventimiglia.
Dopo pochissimi minuti un’auto, condotta dal Tajouri, si fermava caricandoli a bordo e ripartendo velocemente in direzione del confine di Stato. Prontamente il personale di Polizia si poneva all’inseguimento dell’auto la quale, nelle vicinanze del Centro di Cooperazione di Polizia di Dogana di Ponte San Luigi si fermava per consentire ai clandestini di nascondersi nell’abitacolo nelle speranza di eludere i controlli. Non immaginando di essere seguito da un’auto civetta, il Tajouri riprendeva la corsa ma veniva raggiunto e bloccato dalla Polizia e condotto in Ufficio, unitamente agli stranieri.
Dagli accertamenti esperiti risultava che lo stesso, proveniente dalla Francia, era già stato munito di decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Roma nel 2009 ed arrestato dalla Polizia Ferroviaria di Potenza poiché inosservante alla Legge sugli stranieri.
Da ulteriori informazioni assunte attraverso il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Ventimiglia, veniva infine accertato che il mezzo utilizzato per il trasporto dei clandestini era provento di furto ai danni di una cittadina di Mentone, al quale, avuta notizia del rinvenimento, esprimeva parole di lode per l’operato del personale della Polizia di Frontiera.
Giudicato per direttissima lo straniero veniva condannato ad un anno e sei mesi di reclusione ed al pagamento di 30 mila euro di multa per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e condotto presso le carceri di Sanremo.