Anga Imperia: “Il ponte che fa ombra, floricoltura a rischio lungo il corso del Nervia”

16 febbraio 2011 | 14:39
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Anga Imperia: “Il ponte che fa ombra, floricoltura a rischio lungo il corso del Nervia”

Il previsto raddoppio del ponte sul Nervia preoccupa l’Anga della Liguria perché il territorio individuato per la costruzione, è utilizzato per la maggior parte della sua estensione ella coltivazione specializzata in serra di prodotti floricoli

Un titolo emblematico che racchiude nella sua apparente semplicità le preoccupazioni e le perplessità non piu’ solamente dei giovani agricoltori imperiesi ma dell’intero comparto agricolo facente parte a Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana) , una delle principali organizzazioni degli agricoltori in Italia, oltre che la più antica per data di costituzione.
Nel numero di Gennaio di Mondo Agricolo, periodico nazionale di tecnica, economia e politica agraria una pagina e’ stata dedicata alle preoccupazioni e ripercussioni che il ponte sul Nervia nel territorio di Camporosso avra’ sulla microeconomia locale se non ci saranno come si augurano da piu’ parti modifiche al progetto.

"Il previsto raddoppio del ponte sul Nervia, che collegherà Camporosso a Ventimiglia (IM), preoccupa l’Anga della Liguria perché il territorio individuato per la costruzione, nel comune di Camporosso, è utilizzato per la maggior parte della sua estensione nella coltivazione specializzata in serra di prodotti floricoli. Diversi terreni, inoltre, sono pronti ad ospitare strutture funzionali al florovivaismo (serre, impianti termici e d’irrigazione, coltivazioni), motore trainante dell’economia locale.
Marco Damele, presidente regionale dei giovani di Confagricoltura Liguria (al centro della foto), teme che vengano gravemente colpite le aziende florovivaistiche della zona, che svolgono un ruolo fondamentale per l’economia di tutta la provincia, arrivando ad assorbire il 20% della forza lavoro.
L’Anga, beninteso, non è contraria all’edificazione dell’opera, già finanziata dalla Regione, ma chiede che si tengano in considerazione le esigenze produttive delle aziende agricole presenti in questo territorio. “I risultati conseguiti dalle nostre imprese sono frutto di anni di ricerche e sacrifici per ottenere un prodotto sempre più competitivo sul mercato, che oggi ricerca la qualità e non la quantità – sostiene Damele -. La particolare conformazione geografica del nostro territorio – ricorda infine il presidente dei Giovani di ConfagricolturaLiguria – impone alle nostre realtà produttive di mantenere superfici adeguate senza le quali è impossibile qualsiasi sviluppo”.

Potete scaricare l’articolo orignale e parte del periodico Mondo Agricolo relativa alle attivita’ nazionali dell’ANGA – Giovani di Confagricoltura