Ventimiglia, consegnato oggi il premio “San Michele 2011” a Osvaldo Viale
6 gennaio 2011 | 19:19
Quest’anno il premiato è Osvaldo Viale, ‘ventemigliusu doc’, che si è occupato fin da giovanissimo di arti figurative, conseguendo nel 1949 il diploma di insegnante di disegno, e, nel 1956, la laurea in architettura alla università di Firenze
Questo pomeriggio a Ventimiglia, presso la chiesa di San Michele, nel centro storico, è stato consegnato il premio "San Michele 2011" all’architetto ventimigliese Osvaldo Viale.
Il "Premio San Michele viene assegnato ogni anno a persone, enti, associazioni che, con la loro attività, si sono particolarmente distinti nel divulgare la cultura, le tradizioni e la storia della città di Ventimiglia.
Quest’anno il premiato è Osvaldo Viale, ventimigliese, anzi, ventemigliusu doc, che si è occupato fin da giovanissimo di arti figurative, conseguendo nel 1949 il diploma di insegnante di disegno, e, nel 1956, la laurea in architettura alla università di Firenze. Tra le sue opere, come è stato ricordato oggi, il restauro del Forte dell’ Annunziata a Ventimiglia, che ha trasformato il vecchio forte militare in un centro congressi e cerimonie d’avanguardia.
L’architetto Viale, nel ricevere il premio, ha dichiarato : "Sono contento ed emozionato. Contento perchè quando si riceve un premio si è sempre contenti. Emozionato perchè il "San Michele" è un premio particolare, al quale non si è concorso ed al cui risultato non sono stati necessari impegno, fatica e preparazione particolari e qualche volta anche fortuna.
E’ un premio che mi ha sollecitato a rivolgere con maggior attenzione lo sguardo a quello che è stato per anni il percorso del mio operato professionale e umano, alla mia preparazione, ai maestri che mi hanno formato e che mi hanno consentito quasi sempre di "operare in laetitia", come predicava San Francesco.
Dedico il premio alla memoria dei miei genitori, ai maestri, ai professori, ai docenti universitari e ai grandi artisti e architetti che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e frequentare. Infine ai grandi maestri quelli con la M maiuscola che voglio ricordare, come Nino Lamboglia, che mi ha insegnato a coniugare il mio entusiasmo di giovane architetto moderno con il rispetto della memoria".
Il "Premio San Michele viene assegnato ogni anno a persone, enti, associazioni che, con la loro attività, si sono particolarmente distinti nel divulgare la cultura, le tradizioni e la storia della città di Ventimiglia.
Quest’anno il premiato è Osvaldo Viale, ventimigliese, anzi, ventemigliusu doc, che si è occupato fin da giovanissimo di arti figurative, conseguendo nel 1949 il diploma di insegnante di disegno, e, nel 1956, la laurea in architettura alla università di Firenze. Tra le sue opere, come è stato ricordato oggi, il restauro del Forte dell’ Annunziata a Ventimiglia, che ha trasformato il vecchio forte militare in un centro congressi e cerimonie d’avanguardia.
L’architetto Viale, nel ricevere il premio, ha dichiarato : "Sono contento ed emozionato. Contento perchè quando si riceve un premio si è sempre contenti. Emozionato perchè il "San Michele" è un premio particolare, al quale non si è concorso ed al cui risultato non sono stati necessari impegno, fatica e preparazione particolari e qualche volta anche fortuna.
E’ un premio che mi ha sollecitato a rivolgere con maggior attenzione lo sguardo a quello che è stato per anni il percorso del mio operato professionale e umano, alla mia preparazione, ai maestri che mi hanno formato e che mi hanno consentito quasi sempre di "operare in laetitia", come predicava San Francesco.
Dedico il premio alla memoria dei miei genitori, ai maestri, ai professori, ai docenti universitari e ai grandi artisti e architetti che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e frequentare. Infine ai grandi maestri quelli con la M maiuscola che voglio ricordare, come Nino Lamboglia, che mi ha insegnato a coniugare il mio entusiasmo di giovane architetto moderno con il rispetto della memoria".
La giornata è stata caratterizzata dalla S.Messa, celebrata prima della premiazione, e dal simaptico omaggio di castagnole e dolci offerto da Sestiere Ciassa, che, ha allestito, proprio in questo periodo, una mostra sui 35 anni di attività del sodalizio presso il centro culturale San Francesco.