Saso su ospedale unico: “Si potenzino strutture esistenti e si rispetti convenzione Saint-Charles”

19 gennaio 2011 | 12:59
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Saso su ospedale unico: “Si potenzino strutture esistenti e si rispetti convenzione Saint-Charles”

“Al comitato per la difesa del Saint Charles ed ai Sindaci che stanno affiancando la battaglia per la difesa degli ospedali imperiesi esprimo tutta la mia solidarietà ed il mio impegno al sostegno” dice Saso

Alessio Saso, Consigliere Regionale PDL, intervenuto in merito all’annuncio dell’Assessore Montaldo della mancanza di fondi per la realizzazione del progetto del Nuovo Maxinosocomio di Arma di Taggia, ha dichiarato:
“Credo che a questo punto il progetto del nuovo Maxinosocomio di Arma di Taggia vada accantonato per un lungo lasso di tempo. Del resto l’annuncio della mancanza di fondi per la sua realizzazione è, purtroppo, l’ennesima conferma a tutte le perplessità che il progetto stesso ha sempre suscitato sin da quando se ne parlò per la prima volta, e, da anni, espresse dal sottoscritto – ha detto Saso.
La mia non è, ben inteso, una contrarietà pregiudiziale al progetto in sé, ma, credo, che chi è preposto a ‘pensare’ alla Sanità del futuro, soprattutto, in una provincia come quella di Imperia con peculiarità territoriali particolari, debba innanzitutto basarsi sulla possibilità concreta di realizzare un progetto e su come gestire l’esistente nella fase di transizione garantendo adeguatezza di servizi. Si è partiti con la realizzazione dei cosiddetti Palasalute, che dovevano essere in qualche modo propedeutici e di supporto al nuovo Maxinosocomio ed ora “scopriamo” che il nuovo maxinosocomio non si farà. Nel frattempo però abbiamo assistito ad un continuo impoverimento delle strutture esistenti, ad accorpamenti di reparti non più in grado di essere gestiti in maniera autonoma, mancanza cronica di personale, ecc. ecc.. e ci troviamo a chiederci come sarà possibile in queste condizioni garantire un’adeguatezza di servizi ai cittadini della provincia ed evitare che l’utenza si rivolga presso altre Asl, altre regioni o addirittura all’estero.
E’ inutile oltre che pretestuoso rimpallare responsabilità fra Governo e Regione, cerchiamo di fare una programmazione chiara e realizzabile, senza fare voli pindarici al di sopra delle concrete possibilità. Potenziamo invece le strutture esistenti ed evitiamo anche che gli stessi operatori sanitari vivano e lavorino in un clima di perenne incertezza che rischia anche di minare la serenità necessaria a garantire l’efficienza di servizi alla popolazione. Quello che sta succedendo, per esempio, al Saint Charles, credo sia emblematico di quanto la sanità imperiese sia ‘a rischio’.
Da un lato l’Asl propaganda un polo di eccellenza di chirurgia e ortopedia volendo così dimostrare un potenziamento dell’ospedale, dall’altra ‘lavora’ in maniera sotterranea offrendo ai medici contratti prestigiosi per convincerli a spostarsi altrove, facendo emergere una chiara volontà di tagliare sui costi e di contravvenire alla convenzione a suo tempo siglata.
Per non parlare di quanto accaduto nella conferenza dei sindaci del dicembre scorso durante la quale l’Asl ha sottoposto l’approvazione del bilancio preventivo del 2010! E’ evidente che non c’è alcuna programmazione seria, così come non c’è alcuna intenzione seria in Regione di incrementare la quota capitaria dell’ASL 1, da sempre la più bassa.
Al comitato per la difesa del Saint Charles ed ai Sindaci che stanno affiancando la battaglia per la difesa degli ospedali imperiesi esprimo tutta la mia solidarietà ed il mio impegno al sostegno affinché vengano rispettati gli accordi e affinché Burlando e l’Assessore Montaldo diano precise e concrete risposte.”