Rifiuti: richiamo della Provincia al senso di responsabilità di tutti

17 gennaio 2011 | 12:12
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Rifiuti: richiamo della Provincia al senso di responsabilità di tutti

“Ci auguriamo che la classe politica sappia interpretare l’interesse profondo dei cittadini, tutelati dalle garanzie concordate, al fine di avviare un processo tecnologicamente innovativo e del tutto esente da fattori inquinanti” dicono Sappa e Ballestra

"La Provincia difende il Piano dei rifiuti approvato a maggioranza dal Consiglio, che include l’accordo responsabile con il Comune di Taggia". Con queste parole il presidente Luigi Sappa e l’assessore all’Ambiente Giovanni Ballestra sottolineano un passaggio fondamentale sulla questione-rifiuti che da tempo vede in prima linea l’impegno fattivo della nuova Amministrazione provinciale, in carica da meno di un anno.
Sappa e Ballestra aggiungono: "L’accordo, scaturito dall’unanimità dei sindaci della provincia riuniti dell’Ato, che prevede con il Comune di Taggia, ed in località Colli, il separatore tra la parte secca e quella umida dei rifiuti, la discarica di servizio e l’impianto che lavora la frazione umida, è stato concordato lungamente sia per fornire tutte le garanzie necessarie, sia per tutelare la collettività locale, sia per risolvere un annoso problema, lavorando su rifiuti già trattati grazie all’incentivazione della raccolta differenziata e evitando il proliferare delle discariche private".
Sappa e Ballestra sottolineano ancora: "Ci auguriamo che la classe politica sappia interpretare l’interesse profondo dei cittadini, tutelati dalle garanzie concordate, al fine di avviare un processo tecnologicamente innovativo e del tutto esente da fattori inquinanti. Auspichiamo quindi che, al contrario di quanto è successo nella riunione consiliare provinciale del 22 dicembre, quando la minoranza espresse voto sfavorevole alla pratica-rifiuti adducendo motivazioni legate al passato, la classe politica di Taggia nel suo complesso sappia rinunciare a cavalcare facili demagogie o personalismi emotivi, che non approdano a nulla e che, da qualunque parte giungano, sono senz’altro da stigmatizzare".