Pasquale Indulgenza: “Il Comune deve pronunciarsi subito sui vertici della Porto Imperia Spa”
8 gennaio 2011 | 17:09
“Il possibile successore alla presidenza, Conti, Leone e Amabile, confermano ciò che da parte del PdL e dei responsabili dell’Amministrazione Comunale si sostiene da sempre: perfetta coerenza, nessuna discontinuità con la linea e l’operato seguito finora”
Pasquale Indulgeenza, capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia, interviene sulla questione delle dimissioni di Paolo Calzia dala presidenza di Porto di Imperia Spa:
"Apprendiamo dai giornali l’intenzione del presidente della "Porto di Imperia", Paolo Calzia, di rassegnare le proprie dimissioni a marzo, dopo l’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio di amministrazione.
Il fatto che il Dott. Calzia, ex funzionario dello Stato, senta il bisogno di lasciare, per il peso di tre avvisi di garanzia come indagato e per le accuse mossegli dalla Magistratura, ci consente di ribadire ciò che andiamo sostenendo da mesi e mesi: a maggior ragione, dovrebbe essere ‘Amministrazione Comunale a sentire il bisogno di pronunciarsi e assumere determinazioni coerenti con la rilevanza dei fatti, oggettivamente riconosciuta in prima persona dallo stesso presidente in carica nei termini di un proprio scrupolo morale.
E invece siamo al paradosso: da un lato la direzione politica del Popolo della Libertà e il Sindaco Strescino, nell’annunciare azioni legali contro coloro che dall’opposizione produrrebbero notizie false e tendenziose e danneggerebbero l’immagine della città, chiedono alla magistratura "di fare presto", da un altro usano ben altro metro nella gestione della delicatissima vicenda in sede amministrativa e politica: dovrebbe infatti essere in primo luogo il Comune, che rappresenta istituzionalmente l’intera cittadinanza, di fronte ad una questione di etica pubblica ‘grande come una casa’, a "far presto" pronunciandosi sulla estrema delicatezza dei nodi che si pongono. Cosa che, come è noto, si è voluto evitare in tutti i modi, anche impedendo finora che si discutesse la mozione da me presentata per discutere in Aula circa l’opportunità di chiedere le dimissioni dei vertici societari indagati. Mozione che, sia chiaro, dovrà essere portata all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale.
Le anticipazioni riguardanti il possibile successore alla carica di presidente, con l’emersione dei nomi di Conti, Leone e Amabile, confermano ciò che da parte del Popolo della Libertà e dei responsabili dell’Amministrazione Comunale – i cui ruoli pubblici appaiono sempre più confusi – si sostiene da sempre, malgrado l’evidenza e la consistenza delle controversie e delle questioni giudiziarie aperte: perfetta coerenza, nessuna discontinuità con la linea e l’operato seguiti fin ora. In particolare, lo suggerisce I’ipotesi riguardante il dott. Leone, ultimamente tornato a ricoprire un ruolo di responsabilità e rappresentanza del PdL locale, tra i principali attori, nella sua qualità di assessore alle finanze, sindaco Sappa, della vicenda inerente alla gestione del progetto del porto turistico".
"Apprendiamo dai giornali l’intenzione del presidente della "Porto di Imperia", Paolo Calzia, di rassegnare le proprie dimissioni a marzo, dopo l’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio di amministrazione.
Il fatto che il Dott. Calzia, ex funzionario dello Stato, senta il bisogno di lasciare, per il peso di tre avvisi di garanzia come indagato e per le accuse mossegli dalla Magistratura, ci consente di ribadire ciò che andiamo sostenendo da mesi e mesi: a maggior ragione, dovrebbe essere ‘Amministrazione Comunale a sentire il bisogno di pronunciarsi e assumere determinazioni coerenti con la rilevanza dei fatti, oggettivamente riconosciuta in prima persona dallo stesso presidente in carica nei termini di un proprio scrupolo morale.
E invece siamo al paradosso: da un lato la direzione politica del Popolo della Libertà e il Sindaco Strescino, nell’annunciare azioni legali contro coloro che dall’opposizione produrrebbero notizie false e tendenziose e danneggerebbero l’immagine della città, chiedono alla magistratura "di fare presto", da un altro usano ben altro metro nella gestione della delicatissima vicenda in sede amministrativa e politica: dovrebbe infatti essere in primo luogo il Comune, che rappresenta istituzionalmente l’intera cittadinanza, di fronte ad una questione di etica pubblica ‘grande come una casa’, a "far presto" pronunciandosi sulla estrema delicatezza dei nodi che si pongono. Cosa che, come è noto, si è voluto evitare in tutti i modi, anche impedendo finora che si discutesse la mozione da me presentata per discutere in Aula circa l’opportunità di chiedere le dimissioni dei vertici societari indagati. Mozione che, sia chiaro, dovrà essere portata all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale.
Le anticipazioni riguardanti il possibile successore alla carica di presidente, con l’emersione dei nomi di Conti, Leone e Amabile, confermano ciò che da parte del Popolo della Libertà e dei responsabili dell’Amministrazione Comunale – i cui ruoli pubblici appaiono sempre più confusi – si sostiene da sempre, malgrado l’evidenza e la consistenza delle controversie e delle questioni giudiziarie aperte: perfetta coerenza, nessuna discontinuità con la linea e l’operato seguiti fin ora. In particolare, lo suggerisce I’ipotesi riguardante il dott. Leone, ultimamente tornato a ricoprire un ruolo di responsabilità e rappresentanza del PdL locale, tra i principali attori, nella sua qualità di assessore alle finanze, sindaco Sappa, della vicenda inerente alla gestione del progetto del porto turistico".