Mafia & Politica a Bordighera, Tano Grasso: “Situazione seria”/ FOTOSERVIZIO E AUDIO

20 gennaio 2011 | 20:19
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Mafia & Politica a Bordighera, Tano Grasso: “Situazione seria”/ FOTOSERVIZIO E AUDIO
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‘Il fatto che sia stato chiesto lo scioglimento del consiglio comunale di Bordighera, significa che la situazione e’ seria. Vi e’ un fondato sospetto che gli amministratori non siano stati in grado di opporsi ai condizionamenti mafiosi’.

Il fatto che sia stato chiesto lo scioglimento del consiglio comunale di Bordighera, significa che la situazione e’ seria. Vi e’ un fondato sospetto che gli amministratori non siano stati in grado di opporsi ai condizionamenti mafiosi. Quindi, c’e’ il sospetto che abbiano reso il peggiore servizio che potessero rendere a questo territorio‘.

Sono parole molto dure quelle di Tano Grasso, il commerciante siciliano balzato agli onori della cronaca per avere avuto il coraggio di denunciare il ‘pizzo’, ospite di un incontro del Partito Democratico, dal titolo ‘La liberta’ non ha pizzo’, in corso di svolgimento al Palazzo del Parco di Bordighera, alla presenza dell’onorevole Roberta Pinotti; del segretario regionale ligure del Pd, Lorenzo Basso e di amministratori e politici di centrosinistra, tra cui il consigliere comunale del Pd, di Bordighera, Donatella Albano, attualmente sotto protezione per una serie di presunte minacce e intimidazioni da parte della malavita.

Grasso e’ intervenuto sulla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Bordighera, presentata l’estate scorsa dai carabinieri (per il rischio di infiltrazioni mafiose) e per la quale si attende che il Prefetto di Imperia Francescopaolo Di Menna si esprima, inviando una relazione al ministro dell’Interno Maroni, con la quale avvalla o meno la richiesta. Malgrado tutto, pero’, Tano Grasso aggiunge: ‘E’ una situazione grave da affrontare, ma ovviamente non siamo qui in terra di mafia. Siamo in un territorio, dove c’e’ una preoccupante presenza di criminalita’, ma non e’ un luogo dove, per tradizione, cultura, storia e presente, ci sono anticorpi particolarmente significativi che la rendono diversa‘.

Prosegue Tano Grasso: ‘Il problema e’ quando si tende a sottovalutare questo tipo di fenomeno, perché se lo sottovaluti lo fai crescere. Quando ho accettato di promuovere questo incontro, quello che più mi ha colpito è stato il fatto che ci sono stati attentati a esercizi commerciali e imprenditoriali, perché non siamo più di fronte alla tradizionale presenza delle mafie che vengono al nord per riciclare denaro, ma siamo di fronte al tentativo di insediamento sul territorio, di costruire un radicamento sociale. Con questi atti di intimidazione alle imprese, si mina a condizionare la vita dell’economia, è uno scenario più inquietante e pericoloso perché è in questo modo che crei radici‘.

Ancora Grasso: ‘Secondo punto, bisogna organizzare la reazione, e si cominciai proprio primo luogo attraverso gli imprenditori. Sono stati tutti denunciati gli episodi di intimidazione? Non credo. C’è, quindi, una debole consapevolezza, da parte del mondo imprenditoriale, nel capire che la difesa e la libertà dell’economia del territorio dipende dal ruolo che le imprese stesse esercitano. Terzo punto, la politica. O il soggetto politico capisce che questo terreno deve diventare avanguardia del contrasto, o perde la credibilità. Non solo, una politica che non ha il coraggio di reagire alle intimidazione, compie la cosa peggiore che si possa fare contro questo territorio’.