Lo Snalc chiede a Casinò Spa trasparenza nelle politiche del personale

13 gennaio 2011 | 13:19
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Lo Snalc chiede a Casinò Spa trasparenza nelle politiche del personale

Lo Snalc chiede alla casa da gioco di rispettare le norme del contratto collettivo di lavoro, le norme dello statuto dei lavoratori e i principi di trasparenza

Lorenzo Semeria, dell’associazione sindacale Snalc, chiede a Casinò Spa trasparenza nelle politiche del personale. Questo il testo della lettera inviata in data odierna:

Le politiche del personale della Casinò S.p.A., dalla sua costituzione ad oggi, si discostano molto dalle politiche meritocratiche attuate dalle imprese che operano con successo nei mercati fortemente competitivi.
Non sempre privilegiano il merito, l’esperienza e la professionalità dei dipendenti.
La Direzione Aziendale non sempre rispetta le regole contrattuali che per gli avanzamenti di carriera e la copertura dei posti vacanti stabiliscono, salvo nei casi di mobilità conseguenti a processi di riorganizzazione aziendale, l’espletamento di procedure selettive. Inoltre, non sempre osserva le norme che stabiliscono i requisiti per la partecipazione dei dipendenti alle selezioni e i criteri per la loro valutazione.
Alcuni dipendenti hanno progredito nella carriera arrivando ai vertici aziendali senza essersi mai sottoposti a una selezione.
I dipendenti che partecipano alle selezioni non hanno alcuna possibilità di poter effettuare una verifica comparativa del punteggio da loro ottenuto con quello degli altri candidati.
Le assegnazioni a mansioni superiori spesso vengono effettuate violando le norme contrattuali e in alcuni casi non sembrano dettate da esigenze aziendali o da processi riorganizzativi ma appaiono create ad hoc per far acquisire a qualche dipendente il diritto alla qualifica superiore.
Nei trasferimenti interni non sempre vengono rispettate le norme dello statuto dei lavoratori le quali stabiliscono che al lavoratore trasferito deve essere salvaguardato il suo patrimonio professionale e che allo stesso devono essere assegnate mansioni equivalenti a quelle precedentemente svolte.
Le selezioni interne per gli avanzamenti di carriera dei dipendenti e le selezioni per le assunzioni del personale lasciano ogni volta una scia di polemiche senza fine e illazioni di ogni tipo.
Anche il Sindaco di Sanremo, per vederci chiaro sulla regolarità delle assunzioni effettuate dalla Casinò S.p.A., ha disposto tempo fa, con grande enfasi, un’indagine amministrativa di cui ancora inspiegabilmente non sono state rese pubbliche le conclusioni.
Questo stato di cose, causa a tutti i livelli continue tensioni, genera contenzioso giudiziario e procura un grave danno d’immagine all’Azienda.
Per questo si insiste nel chiedere alla Casinò S.p.A. di cambiare pagina nelle politiche del personale e di rispettare le norme del contratto collettivo di lavoro, le norme dello statuto dei lavoratori e i principi di trasparenza.
Le commissioni selezionatrici, composte dal Presidente della Casinò S.p.A. o da un suo delegato e da due componenti designati dall’Azienda, non sono percepite da tutti i dipendenti e dalla pubblica opinione come imparziali.
Le commissioni selezionatrici per assicurare a tutti i partecipanti pari opportunità di impiego e di carriera non solo devono essere al di sopra delle parti ma devono anche essere percepite da tutti come tali.
Per questo si insiste nel chiedere alla Casinò S.p.A di affidare l’espletamento delle procedure per l’assunzione del personale e per gli avanzamenti di carriera ad una commissione esterna di grande autorevolezza presieduta dal Presidente del Tribunale di Sanremo e composta da altri due componenti scelti tra docenti universitari e tra professionisti esperti in materia di casa da gioco.