La denuncia del Pdl: “La Regione non utilizza i fondi Ue per il dissesto idrogeologico”

28 gennaio 2011 | 13:29
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La denuncia del Pdl: “La Regione non utilizza i fondi Ue
per il dissesto idrogeologico”

Morgillo: “La sicurezza del territorio e, soprattutto, dei cittadini una priorità assoluta”. Rosso: “se non avremo risposte chiederemo una commissione d’inchiesta. Stabilimenti balneari: prepararsi alle gare europee”

La Regione Liguria utilizza soltanto in maniera parziale e con ritardi i fondi dell’Unione europea, che potrebbero essere utilizzati per fronteggiare il dissesto idrogeologico e, quindi, le emergenze provocate dalle alluvioni di questi ultimi mesi. E’ questa la denuncia lanciata dal gruppo regionale del Popolo della Libertà durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina e alla quale hanno preso parte anche l’onorevole Mario Mauro, presidente del gruppo del Pdl al Parlamento europeo, ed il coordinatore regionale, Michele Scandroglio.

«Ci rendiamo conto che utilizzare i fondi del Por (documento di programmazione per l’ utilizzo dei Fondi Strutturali Europei integrati) per abbellire strade e piazze, in termini di consenso, è più fruttuoso che non destinarli alla difesa del suolo, ma i fatti di questi ultimi mesi dimostrano, se ancora ce n’era bisogno, che questo settore ha la priorità assoluta: non si può più mettere a repentaglio la sicurezza del territorio e, soprattutto, l’incolumità dei cittadini», ha esordito il consigliere Luigi Morgillo, preannunciando un’interrogazione da parte del Pdl, alla Giunta per chiedere conto dell’utilizzo parziale dei fondi e dei ritardi nel loro impiego.

«Se non avremo risposte soddisfacenti», chiederemo l’istituzione di una commissione d’inchiesta”, ha detto, a nome dell’intero schieramento, il capogruppo Matteo Rosso.

A far indignare il Pdl i dati forniti dall’europarlamentare Mario Mauro, il quale ha fatto sapere che «Nella gestione del Por, i fondi richiesti per il dissesto idrogeologico rappresenta Soltanto il 7,05 per cento: una percentuale esigua». Il dato è contenuto nella risposta scritta della Commissione ad una interrogazione presentata dallo stesso Mauro.

Con l’europarlamentare si è affrontata anche la questione dei canoni demaniali per gli stabilimenti balneari, in vista delle gare per l’assegnazione delle concessioni, che si volgeranno a partire dal 2016. In tal senso l’europarlamentare ha invitato al realismo e a tener conto delle norme che regolano l’Unione, che non possono essere sovvertite. «Non può esserci il protezionismo del made in Italy», ha detto, invitando invece a spronare gli operatori del settore ad arrivare all’appuntamento del 2016 preparati, con grandi capacità competitive.

Non si è trascurato neppure il piano di gestione della pesca: al momento le varie proposte sono al vaglio dell’apposita commissione dell’Unione. «Presenteremo un ordine del giorno per sollecitare la Regione ad andare incontro alle esigenze della pesca e dei suoi addetti», ha ribadito Morgillo.

Mauro ha quindi illustrato la risoluzione del Parlamento europeo sul tema della libertà religiosa, di cui è uno degli artefici. L’onorevole Michele Scandroglio ha presentato un’altra iniziativa in difesa dei cristiani, principali vittime di “questioni” religiose e che lo vede impegnato in prima persona: l’incontro, da parte di una folta delegazione di parlamentari, con il patriarca copto ad Alessandria d’Egitto, che si terrà probabilmente nel periodo della quaresima