Il no della Regione al porto di Diano promosso dalla giunta Basso: interviene il PD

11 gennaio 2011 | 21:03
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Il no della Regione al porto di Diano promosso dalla giunta Basso: interviene il PD

“Possibile che il dottor Basso invece di rispondere attraverso la pubblica amministrazione metta sempre in campo l’ufficio legale? La Regione ha dato una risposta tecnica e politica su una richiesta fatta dalla Giunta Basso, senza arrogarsi altri poteri”

La Regione Liguria ha bocciato il progetto del nuovo porto di Diano, fiore all’occhiello dalla giunta Basso, con queste motivazioni: “La Regione ha espresso parere di inammissibilità alla procedura di Via (Valutazione Impatto Ambientale) regionale in merito al progetto di ampliamento e completamento del porto turistico di Diano Marina, in quanto in contrasto con le misure di salvaguardia per la difesa delle coste e degli abitati costieri dall’erosione marina”.

Marco Ghirelli e Davide Damonte del Partito Democratico intervengono in merito:
"Il sindaco di Diano, invece di leccarsi le ferite e recitare il mea culpa per aver fatto spendere una cifra considerevole (da verificare) ai diatesi, cosa fa?
Inveisce contro la giunta regionale per la decisione presa. Meglio avrebbe fatto, insieme con la sua giunta, a fare un serio studio delle correnti per valutare che conseguenze avrebbe avuto tale manufatto sulla nostra costa e sull’arenile.
Basso altresì dichiara che con questo provvedimento, ovvero su un sostanziale intoppo sull’iter del porto, noi dianesi “andremo a fondo”. Noi del Partito Democratico riteniamo che se fosse vero che il porto, come dice la Giunta regionale, avrebbe potuto avere un’influenza negativa sugli arenili di Diano e complessivamente sull’erosione della costa, dovremmo, invece di denigrarla, ringraziarla per aver fermato il procedimento in tempo. Il nostro oro sono le nostre splendide e sabbiose spiagge che costituiscono la prima attrazione del turismo dianese. Senza le spiagge allora sì che andremmo a fondo!
La cosa però che ci lascia ancora più basiti sono le ventilate minacce di adire le vie legali contro una non precisata parte in causa da lui chiamata “questi signori”. Ma possibile che il dottor Basso invece di rispondere attraverso la pubblica amministrazione metta sempre in campo l’ufficio legale? Gli organi preposti, la Regione, hanno dato una risposta tecnica (e in linea di massima lì c’è qualcuno che di porti se ne intende) e politica su una richiesta fatta dalla Giunta Basso, senza arrogarsi altri poteri. Cosa c’entra la Magistratura? Possibile che il leader del suo partito (il Popolo delle Libertà) veda la giustizia come il fumo negli occhi, mentre il dottor Basso, la chiami spesso e volentieri in causa?"