Diano Marina, il Comitato Cittadino per la Legalità contro la tassa di soggiorno

22 gennaio 2011 | 14:46
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Diano Marina, il Comitato Cittadino per la Legalità contro la tassa di soggiorno

“Ora la Lega vuole introdurre per i comuni a vocazione turistica la possibilità di sanare i propri bilanci con il rispolvero di questa tassa, che sul piano pratico produrrà malesseri”

Andrea Guglieri, Marco Ghirelli e Paolo Pezzi del Comitato Cittadino per la Legalità di Diano Marina intervengono sull’ipotesi di ripristinare la vecchi atassa sul soggiorno:

"Non perdono occasione di ricordarcelo che hanno avuto il mandato di governare e fare le riforme. E come lo fanno? Per esempio con la trovata di resuscitare la tassa di soggiorno, proprio quella che venne abolita alcuni decenni fa con sollievo di albergatori e turisti.
Ma oggi sono altri tempi, e i nostri possono permettersi di mostrare senza remore la fantasia di cui sono dotati, che pur non essendo molto fervida li ha comunque aiutati a scovare le formule magiche con le quali ottenere il consenso, come per esempio la favola del federalismo, che funziona da ormai 17 anni, e forse mai attuato per i molti dubbi che, come concepito, sia veramente in grado di risolvere i mali nostrani come promesso.
Ora la Lega vuole introdurre per i comuni a vocazione turistica la possibilità di sanare i propri bilanci con il rispolvero di questa tassa, che sul piano pratico produrrà malesseri: il turismo è a picco e la spietata concorrenza interna ed internazionale faranno sì che l’operatore turistico, che dovrà versare la tassa riscossa, sarà propenso ad assorbirla nella tariffa praticata per non perdere il cliente. Altrimenti, è probabile che sul piano emotivo possa essere una ulteriore spinta per il turista a guardare con maggior favore oltre i confini nazionali. L’assessore al turismo della regione Liguria ha affermato a riguardo questa dichiarazione che ci conforta:“Per la Liguria non sarebbe sostenibile, in questo momento, l’introduzione di una tassa di soggiorno o di scopo per le strutture ricettive. Il nostro sistema turistico sta vivendo già  una situazione di forte competitività con i Paesi vicini dove l’aggravio fiscale per gli operatori è inferiore al nostro”.
Ci auguriamo che anche i Sindaci e gli Assessori al turismo della nostra Provincia si oppongano all’introduzione di un simile fardello, odioso, anacronistico e di difficile controllo per le ricezioni private anche se l’appartenenza quasi esclusiva ad un partito dove il dissenso non è ammesso fa nascere dubbi più che fondati".