Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”

24 gennaio 2011 | 11:55
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Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”
Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”
Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”
Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”
Deciso j’accuse della Polizia Municipale di Diano Marina: “Le vittime siamo noi”

“Siamo stati vittime di trattamenti allucinanti, e realmente mobbizzanti, ne corso degli anni: offesi nella nostra dignità, vessati prima ancora come uomini che come dipendenti pubblici” dicono dal corpo di polizia municipale

Il corpo di Polizia Municipale di Diano Marina, in seguito alle vicende che hanno visto coinvolta la Dott.ssa Daniela Bozzano, questa mattina ha indetto una conferenza stampa per chiarire la propria posizione:

Ancora una volta, l’ennesima, la vicenda che riguarda l’ex comandante del corpo di Polizia Municipale di cui facciamo parte è stata gestita, in questi giorni, dagli organi di stampa in modo da far sembrare assai crudele il Comune, che ha provveduto al trasferimento ad altro ufficio la Dott.ssa Bozzano, vittima, invece, sempre secondo la stampa locale, di crudeltà inaudite.
Ebbene, non è così. E noi, che siamo il 95% degli agenti attualmente in servizio a tempo pieno, da anni, anzi, da decenni, ne siamo testimoni diretti.
La determinazione con la quale questa Amministrazione sta gestendo la situazione ci è stata soltanto utile per poter vincere timori e paure, e avere, finalmente, la possibilità di far sentire la nostra voce.
Siamo stati vittime di trattamenti allucinanti, e realmente mobbizzanti, ne corso degli anni: offesi nella nostra dignità, vessati prima ancora come uomini che come dipendenti pubblici.
Abbiamo patito qualcosa di ben differente da una promozione, dal punto di vista professionale ed economico, come quella che ora si trova a dover "gestire" la Bozzano.
Soltanto le nostre mogli, i nostri figli e le nostre famiglie, perché interlocutori quotidiani e, alcune volte, testimoni oculari, sanno il clima che si respirava all’interno del comando dove lavoriamo, e cosa eravamo costretti a subire.
L’ex comandante e il suo fidanzato gestivano tutto e tutti, perpetrando comportamenti minacciosi, insultando continuamente gli agenti, che erano considerati solo "strumenti" per poter gestire, chissà poi come, il potere, e avere, inoltre, un’esagerata visibilità.
Di tutto questo ne sono testimoni anche i colleghi che, negli ultimi anni, sono stati costretti a farsi trasferire in altri Enti o altri uffici.

Siamo inoltre convinti che tantissime persone, gente comune, dipendenti comunali o colleghi di altre forze di polizia sappiano, anzi, siano sempre stati consci, dei comportamenti che abbiamo citato e della gestione del comando che noi abbiamo soltanto subito.
Da una denuncia simile a questa, e indirizzata la scorsa estate ai consiglieri comunali, il Consiglio Comunale ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta che sta raccogliendo tutte le nostre testimonianze, Se sarà necessario, in futuro, renderemo pubbliche anche quelle.

Ci teniamo a sottolineare, una volta per tutte, che niente ci è stato chiesto di fare da parte del Sindaco o dell’Amministrazione in carica. Tutto ciò che abbiamo subito è risalente anche a periodi ben anteriori a questa legislatura. Anzi, crediamo che tutti gli amministratori che si sono succeduti in Comune a Diano Marina, negli ultimi 25 anni, sappiano bene di cosa stiamo parlando.
La situazione era arrivata a un grado di tensione ormai insopportabile. Noi, in fondo, chiediamo soltanto di lavorare serenamente. E, tornando indietro, sappiamo che questo non sarà assolutamente possibile!
Per tutto ciò, nelle scorse settimane, abbiamo anche contattato i nostri medici, per essere sottoposti quanto prima a visite specialistiche e, quindi, intentare una causa contro il Comune per farci risarcire i danni subiti in tutti questi anni.
Perché, e vorremmo che su questo punto non ci siano più dubbi, le vittime siamo noi!

Sovrintende Capo Claudio Albiero, in servizio dal 1982
Sovrintende Capo Bruno Chieno, in servizio dal 1982
Sovrintende Capo Paolo Goina, in servizio dal 1987
Sovrintende Capo Marco Moriconi, in servizio dal 1991
Sovrintende Capo Corrado Di Falco, in servizio dal 1992
Sovrintende Massimo Zeccola, in servizio dal 2002
Sovrintende Vittorio Ranise, in servizio dal 2002
Sovrintende Fabrizio Risso, in servizio dal 2002
Sovrintende Giandomenico Lisco, in servizio dal 2002