Casinò, Ugl-terziario: “Immediata necessità di crescita di produttività economica”

22 gennaio 2011 | 12:24
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Casinò, Ugl-terziario: “Immediata necessità di crescita di produttività economica”

“La nostra città ha potenzialmente grandi risorse, straordinarie capacità umane, forte vocazione al lavoro, all’iniziativa e non merita perciò disegni politici fondamentalmente restrittivi che hanno nel corso degli anni mostrato tutti i limiti”

L’anno appena concluso è senza dubbio un anno tutto da dimenticare per i casinò italiani.  Meno spese e più giochi: Casinò di Campione scaccia-crisi nel 2009.
Ma se Atene piange Sparta non ride. I concorrenti di ‘confine’ dei casinò italiani non sembrano registrare performance migliori, anzi, alcune case da gioco hanno chiuso i battenti, mentre generalmente ovunque si registra un calo di introiti che arriva sino al 32%.
Confrontati con la declinanti performance delle altre case da gioco, si può arrivare paradossalmente a dire (e questa non è una giustificazione) che il casinò di Sanremo, pur avendo vissuto un anno particolarmente negativo, si sia ben comportato in particolar modo nella roulette tradizionale un gioco che, come è noto agli operatori di settore, per sua natura, richiede elevate disponibilità finanziarie.
Certo è che la nostra casa da gioco, nonostante la crisi di settore, possa quindi dormire sonni tutt’altro che tranquilli.

La nostra organizzazione sindacale da tempo ha individuato la immediata necessità di crescita di produttività economica perché la tendenza del calo degli incassi, se confermata , ridurrà ulteriormente e pericolosamente la forbice fra ciò che si produce e ciò che la S.p.A spende per produrre, considerando che la pur positiva politica di contenimento dei costi, attuata dall’Azienda, potrebbe essere giunta al capolinea e che sicuramente non può essere ulteriormente estesa alla promozionalità, all’ospitalità, alle manifestazioni ed eventi ed alla qualità dei servizi offerti alla Clientela.

Per questo motivo chiediamo da parte dell’amministrazione un’adeguata capitalizzazione della Società che dovrà far fronte alle esigenze di stabilità mantenendo la sua solidità patrimoniale nel tempo. Per raggiungere tali obiettivi che sono ormai indifferibili necessitano quattrini inteso come mezzi economici dei quali come è noto la Società non dispone.
Certamente occorre riflettere sul fatto che in passato tanti ,gravi, errori sono stati fatti ma , ciò non modifica la visione di fondo sulla necessità di porre in essere strategie concrete di crescita generale e su tale aspetto, occorre riflettere.

Solo effettuando profondi interventi strutturali, promozionali e di marketing permetteranno alla nostra casa da gioco di tornare non solo competitiva ma anche di macinare profitti , e ripeto, per procedere servono quattrini e non, mi si faccia passare la battuta ‘i fichi secchi’ (inteso come il conferimento di immobili improduttivi).
Detto questo riteniamo che sia giunto il momento di una riflessione collettiva su questa situazione, sui rischi connessi e sulla necessità di sbloccare tale condizione di stallo, di conservatorismo (da parte di alcuni) nemmeno tanto occulto.
La nostra città ha potenzialmente grandi risorse, straordinarie capacità umane, forte vocazione al lavoro, all’iniziativa e non merita perciò disegni politici fondamentalmente restrittivi che hanno nel corso degli anni mostrato tutti i limiti.
Forse è giunto il momento di imboccare tutti (maggioranza e opposizione)strade diverse e coraggiose altrimenti oltre i scenari non esaltanti potremmo buttare via ‘il bambino con l’acqua sporca’.

Roberto Spina, segretario aziendale Casinò dell’Ugl-terziario