Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e rassegne di prosa per gli appassionati

14 gennaio 2011 | 12:31
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Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati
Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati
Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati
Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati
Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati
Casinò di Sanremo: teatro per tutti i gusti e  rassegne di prosa per gli appassionati

“Vogliamo onorare la nostra storia e la nostra tradizione aprendo il teatro alla città” sottolineano il presidente Donato Di Ponziano, il consigliere Giulio Ghersi e il consigliere Mauro Giancaterino

In ossequio alla grande tradizione teatrale della casa da gioco, nella proposta culturale 2011 si inseriscono diversificate rassegne teatrali in omaggio anche ai generi nuovi ed ad apprezzate esperienze nazionali e locali.

“Vogliamo onorare la nostra storia e la nostra tradizione aprendo il teatro alla città" sottolineano il presidente Donato Di Ponziano, il consigliere Giulio Ghersi e il consigliere Mauro Giancaterino che si occupa, tra l’altro, del settore.“ Siamo riusciti ad assicurare, nel rispetto dell’estrema razionalizzazione delle risorse, diversi appuntamenti coinvolgendo le amministrazioni comunali ma anche compagnie nazionali e locali che hanno voluto operare con noi per assicurare agli appassionati la pluralità di scelte che il pubblico merita“.

Queste strategie culturali condivise hanno permesso di assicurare un ventaglio di spettacoli di qualità per tutto il 2011.
Nel Teatro dell’Opera trovano spazio la rassegna “Prosa in Opera Prima A Teatro?…io, ci vado”, del Teatro in Quinta”, composta da cinque appuntamenti nel Teatro dell’Opera del Casinò e sette nel teatro comunale di Ventimiglia, la rassegna “L’Albero in prosa” dell’Associazione culturale Teatro dell’Albero diretto da Franco La Sacra, composta da tre appuntamenti calendarizzati nel mese di marzo ed altri spettacoli che verranno presentati successivamente nel corso dell’anno.

Gli appuntamenti, a cura del “Teatro in Quinta”, diretto da Luciano Maggi con la direzione organizzativa di Monica Castello, sono frutto per la prima volta di una sinergia tra il Casinò e la Città di Ventimiglia. I due cartelloni, interamente dedicati al teatro contemporaneo, sono infatti complementari, con la possibilità di abbonarsi ad entrambe le stagioni ed acquistare i biglietti sia a Sanremo che a Ventimiglia.
Per informazioni e prenotazioni è già possibile mettere in contatto i cell.3332016181/392969718 oppure la mail teatroinquinta@gmail.com
Brochure e locandine sono disponibili presso entrambi i teatri.

A Sanremo si inizia il 20 gennaio alle ore 21.00 con “Il viaggio di Felicia” di Claudio Pallotolini con Federica Bern regia di Marco Simboli.
Uno spaccato del nostro tempo. Felicia non ha la valigia di cartone (non si usano più), ma nel suo borsone da viaggio conserva, senza saperlo, gran parte di quel che serve per vincere gli ostacoli del suo cammino da emigrante.
Eccola allora lasciarsi alle spalle i pregiudizi che vietano di dare forma alle aspettative, con una sincerità che pare disegnare nuvole di fumetto intorno al suo viso. Felicia imparerà ben presto che le necessità materiali fatalmente sbiadiscono gli affetti e sembrano piombare i sogni. La sua vita prenderà una direzione per lei inaspettata, procurando più dolore che gaiezza. Eppure nel suo viaggio scorgiamo qualcosa di nuovo, perché non c’è segno di compatimento in quello che racconta, né esibizione di vittimismo nei suoi appassionati lampi di malinconia. Un racconto di parole ed immagini portato sulla scena da una strepitosa Federica Bern.

Il 27 gennaio verrà presentata “Parole d’Onore” di Attilio Bolzoni con Marco Gambino e Patrizia Bollini Regia di Manuela Ruggero.
Uno spettacolo italiano nato in inglese, che ha debuttato a Londra per poi confermare il suo successo al Festival di Edimburgo.
La mafia vista dall’interno, raccontata da loro, gli uomini di Cosa Nostra, con il linguaggio, le regole il codice “etico” che accomuna boss e soldati semplici. Il testo nasce dal libro omonimo di Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica. La parola scritta diviene carne, volto, voce, spettacolo in una dimensione internazionale.
Marco Gambino come ha già dimostrato nella fiction (vedi Il Capo dei Capi), ha la faccia ed il carisma giusti per interpretare i quattro monologhi, e quindi i quattro tipi di uomini d’onore, che costituiscono l’ossatura dello spettacolo: dal nostalgico alla Tommaso Buscetta al serpente sanguinario e carico d’odio Totò Riina, dal pappagallo alla Gaspare Mutolo al vecchio molto religioso stile Michele Greco.
Una rappresentazione lontana dai luoghi comuni e dai toni di una certa antimafia declamatoria, un testo teatrale che racconta la mafia per quello che è, senza aggettivi, in una scenografia video di grande impatto come la narrazione. Dopo la tappa ligure lo spettacolo sarà in Argentina e negli Stati Uniti.

Il 27 febbraio è la volta di “Non c’è tempo Amore” di Lorenzo Gioielli con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Edy Angellillo e Andrea Lolli. Regia di Lorenzo Gioielli.
Una commedia brillante sul tema del sesso, del tradimento, dell’amore e di tutto quello che si è perduto e nessuno può restituirci. Una commedia su come siamo e come potremmo diventare se solo ne avessimo l’occasione.
L’avvocato Sottile viene convinto dalla moglie di essere affetto di satiriasi, e mandato dalla consorte in analisi dal dott. Massimi, con cui crea una sincera amicizia, mentre la moglie Elena consola Nora, le cui relazioni sentimentali non durano mai più di tre mesi. Rudy ha l’idea di far incontrare Nora e l’ostinato scapolo Massimi ad una cena a casa Sottile, ma le cose non andranno come previsto……

Il 3 marzo “Grisu Giuseppe e Maria” di Gianni Clementi con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Crescenza Guarnieri, Sandra Caruso e Diego Gueci. Regia di Nicola Pistoia.
Dall’undici al 21 novembre 1956, nella sagrestia di una chiesa di Pozzuoli, davanti agli occhi del prete scorrono le sgangherate vite della gente di provincia, fatte di sogni mancati, di piccole trasgressioni e di cucina tradizionale. Cercando di non perdere le staffe con il suo folle sagrestano un po’ sordo e senza una mano, più incline a cantare “Giovane” che l’Alleluia, il prete dovrà risolvere il problema d’infedeltà tra un emigrante e due sorelle, entrambe incinte, con sullo sfondo il dramma del crollo di Martinelle. Un affresco di una realtà e di un’epoca, divertente e scoppiettante, portato in scena con talento e capacità da grandi attori spesso prestati alla fiction televisiva.

Il 14 aprile “Prenditi cura di me” di e con Gianpiero Rappa, Andrea di Casa, Filippo Dini, Lisa Galantini, Sergio Grossini, Mauro Pescio. Regia di Gianpiero Rappa.
Franco Maggi, giovane e già noto cardiochirurgo, diventa Assessore alla Salute con l’intento di ripulire il sistema sanitario sempre più corrotto dalle forze politiche, salvo scoprire poco dopo che il suo partito politico in realtà non ha il suo stesso obiettivo. Nasce così una sfida che mette a dura prova la sua stabilità emotiva. Con il padre in fin di vita, gli amici colleghi che lo tradiscono, la moglie che sembra non amarlo più e dopo un intervento chirurgico mal riuscito che mette a rischio la sua immagine, commette il suo primo atto illegale per ricevere in cambio protezione dal suo partito e poter continuare a conservare il potere. L’incontro con una giovane giornalista molto determinata ed una paziente minorenne permetteranno a Franco di recuperare la dignità perduta e ritrovare se stesso.