Burlando saluta positivamente decisione francese di rinnovo linea ferroviaria Costa Azzurra
Secondo il Governatore ligure in caso di abbandono del progetto Tav in Val di Susa, il Corridoio europeo numero cinque potrebbe passare da Ventimiglia- Genova- Milano
La notizia era stata salutata con favore da Claudio Burlando, il Governatore, che aveva, pochi giorni fa, assicurato: “Faremo sicuramente la nostra parte: con il completamento del raddoppio tra Andora e Finale Ligure ed il Terzo Valico, che porterà in pochi minuti da Genova sin oltre- Appennino, l’arco ferroviario ligure entro due decenni si porrà come valida, e competitiva, alternativa alla Marsiglia- Lione- Torino nel collegare il capoluogo della Provenza a Milano. In sostanza la Ventimiglia- Milano, se dovesse risultare irrealizzabile la Tav in Val di Susa, si candiderebbe a rappresentare il primo tratto italiano del corridoio ferroviario contraddistinto con il numero cinque, cioè la Barcellona- Kiev, scongiurando così il pericolo di un suo passaggio alternativo a Nord delle Alpi”.
La scorsa settimana, poi, il Ministro francese all’Ecologia, Nathalie Kosciusko- Morizet, ha richiesto alla società francese che si occupa della gestione delle strade ferrate di includere pure il tratto di trenta chilometri che separa Nizza da Ventimiglia nella progettazione e nel computo finanziario della Linea ad Alta Velocità della Provenza e della Costa Azzurra. In tal senso la Kosciusko- Morizet ha raccolto l’appello lanciatogli dal collega di Governo Cristian Estrosi, tra l’altro pure Sindaco di Nizza.
La nuova Marsiglia- Ventimiglia dovrebbe venire a costare tra i trecento ed i quattrocento milioni di Euro: “…beneficerà di crediti da parte dello Stato ( francese), della Regione Provenza- Alpi- Costa Azzurra ed anche dell’Unione europea, trattandosi di linea transfrontaliera tra due Stati suoi membri”, ha dichiarato la titolare transalpina all’ecologia. Proprio il richiamo con forza ai finanziamenti dell’Unione europea, ed al carattere transfrontaliero della linea, fa balenare l’idea che la Francia stia per prendere seriamente in considerazione l’idea di un’alternativa mediterranea all’alta velocità in Val di Susa.
Ad ovest di Torino infatti le pervicaci opposizioni della sinistra radicale italiana e di buona parte dei valligiani autoctoni, opposizioni che non di rado sono sfociate in duri scontri con la polizia, fanno temere per la realizzazione della Torino- Lione..
Più volte la Francia ha stigmatizzato la lentezza esasperante con la quale l’Italia procede nella progettazione e nel finanziamento della tratta transfrontaliera che dovrebbe congiungere la metropoli subalpina a Modane.
Pure Bruxelles si è lamentata. Di qua l’idea non tanto peregrina, in tal modo si accorcerebbe pure il percorso, di rinunciare al saliente tra Marsiglia- Lione e Torino per il corridoio cinque e procedere dalla città affacciata sul Golfo del Leone in linea retta verso Nizza, Ventimiglia, Genova e Milano. In Liguria però, nei prossimi due decenni, dovrebbe completarsi, per concretizzare il sogno, il raddoppio del ponente ligure, che tra due anni dovrebbe attestarsi ad Andora, nonché il terzo valico tra Genova e Novi Ligure, già tratto iniziale del collegamento paneuropeo tra i porti del Capoluogo ligure e di Rotterdam. Lo stesso Michel Vauzelle, socialista, presidente della regione francese Paca poi ha aggiunto che “… la priorità delle priorità è costituita dalla tratta Nizza- Ventimiglia” da cui, dunque, dovrebbero iniziare i lavori per concludersi nel 2018.
Per quella data “i nizzardi potranno raggiungere Genova in un’ora e mezzo in luogo della tre ore ed un quarto attuali”, conclude Vauzelle. Si presume, invece, che entro il 2035 si possa percorrere tutta la nuova linea mediterranea da Barcellona sino a Milano viaggiando a velocità superiori ai duecento chilometri all’ora. Contemporaneamente verrebbe creato a Nizza- Sant’Agostino un grande scalo intermodale del tutto simile a quello in costruzione a Rivalta Scrivia nell’Oltregiogo genovese.