Regione Liguria: sì a sostegno a nuovi spazi autogestiti per i giovani
Il documento ha suscitato un acceso dibattito e il centrodestra abbandona l’aula per protesta
Il documento ha suscitato un acceso dibattito.
Nettamente contrari gli esponenti del centro destra Edoardo Rixi (Lega), Alessio Saso (Popolo della Libertà) ha chiesto una proposta di legge per sostenere l’aggregazione giovanile con una selezione. Marco Melgrati (Popolo della Libertà) lo ha definito una chiara provocazione perché troppo spesso i centri sociali generano violenza. Contrari anche Matteo Rosso (Popolo della Libertà) e Francesco Bruzzone (Lega Nord), Luigi Morgillo (Popolo della Libertà). Edoardo Rixi (Lega) ha proposto il rinvio dell’ordine del giorno in commissione per approfondire la situazione ma la proposta è stata respinta. Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti Presidente) ha proposto di fare una legge rigorosa sui temi dell’aggregazione giovanile. Matteo Rossi (Sinistra ecologia e libertà) ha richiamato all’esame della situazione sociale dei giovani e del loro bisogno di aggregazione. Valter Ferrando (Partito democratico), Nicolò Scialfa (Italia dei Valori) hanno richiamato ad una corretta analisi della cultura e della situazione giovanile e ha invitato a non criminalizzare l’attuale generazione «la prima che starà peggio della precedente. I centri sociali sono una necessità ed eliminano una certa violenza». Sergio Scibilia (Partito democratico) ha detto che la violenza a Genova durante il G8 non è venuta dai centri sociali. Maurizio Torterolo (Lega Nord) ha aggiunto « che è doveroso fare distinzioni, non possiamo fare di ogni erba un fascio criminalizzando tutti i giovani, ma neppure giustificare tutto». Raffaella Della Bianca (Popolo della Libertà).
Ha detto condivido la proposta di Scialfa di interrogarsi sulla generazione che ha perso la speranza perché ha abbandonata ha definito «strumenti vecchi quelli proposti da Benzi» e ha proposta una seduta monotematica in cui si affrontino i problemi dei giovani: «Questa generazione ha perso i punti di riferimento fondamentali, dobbiamo aiutarla ma con strumenti nuovi e dopo un approfondimento». Su proposta di Luigi Morgillo (Popolo della Libertà) il centrodestra ha abbandonato l’aula per protesta.