Regione Liguria rilancia i “triennali” per sviluppare professionalità e occupazione giovanile

29 dicembre 2010 | 13:01
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Regione Liguria rilancia i “triennali” per sviluppare  professionalità e occupazione giovanile

Entro un mese, il sistema degli organismi formativi potrà presentare i progetti che assicureranno la partenza di 35 percorsi triennali di qualifica professionale sul territorio regionale

La Regione Liguria rilancia i percorsi di qualifica triennale nei settori elettrico, meccanico, estetica, segretaria amministrativa d’azienda, alberghiero. I “triennali” si articolano su figure professionali richiesta a livello nazionale e accessibili dai ragazzi che terminano le scuole medie. I percorsi triennali consentono possibilità di immediato utilizzo nel mondo del lavoro, ma anche la prosecuzione degli studi sino al diploma di maturità e oltre.
Entro un mese, il sistema degli organismi formativi potrà presentare i progetti che assicureranno la partenza di 35 percorsi triennali di qualifica professionale sul territorio regionale.
La Regione Liguria sta lavorando con l’Ufficio scolastico regionale per definire anche l’offerta formativa triennale negli Istituti professionali di Stato, sulla base di recenti linee guida approvate nella Conferenza Stato Regioni e di intese locali.


“La programmazione regionale – spiega l’assessore Pippo Rossetti ha seguito con particolare attenzione le necessità formative del territorio, scommettendo sui “triennali”, che sono una delle forme più efficaci e innovative per combattere la dispersione scolastica e offrire un modello veramente centrato sullo sviluppo delle competenze dei ragazzi.
La Liguria ha un modello formativo di qualità, e lo proponiamo anche a livello nazionale, dove invece sembrano prevalere le preoccupazioni di natura finanziaria e ragionieristica sulle esigenze legittime dei ragazzi e delle famiglie. E tutto questo viene confermato dai primi dati tendenziali in nostro possesso che dimostrano come la formazione professionale permetta ai ragazzi una collocazione lavorativa con un tasso di occupazione del 73%”
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