Procura sventa un attentato: ARRESTATI 4 calabresi, sequestrata una pistola clandestina a Bordighera






Sono finiti in manette: Salvatore e Francesco Cadili Rispi, di 24 e 28 anni e Giuseppe e Francesco Fazzari, di 24 e 27 anni, tutti di Taurianova. Sono accusati della detenzione in concorso di una pistola semiautomatica di fabbricazione italiana.
Un probabile attentato e’ stato sventato dalla Procura di Sanremo, in un’indagine condotta dai Carabinieri di Bordighera, con l’ausilio dei colleghi della compagnia di Firenze-Oltrarno, che ha portato all’arresto di 4 persone, due coppie di fratelli calabresi: Salvatore e Francesco Cadili Rispi, di 24 e 28 anni e Giuseppe e Francesco Fazzari, di 24 e 27 anni, tutti di Taurianova. Sono accusati della detenzione in concorso di una pistola semiautomatica di fabbricazione italiana, calibro 6,35, con matricola abrasa e quindi clandestina.
Tranne Salvatore, che viveva in un appartamento situato al civico 45, di via Balbo, nella cittadina delle Palme – alloggio che aveva affittato con la mediazione di una terza persona con l’agenzia – gli altri provenivano tutti da Taurianova (Reggio Calabria) ed e’ questo il motivo, assieme ad alcuni elementi investigativi tenuti riservati, che fa ritenere plausibile l’ipotesi della volonta’ di compiere un attentato.
‘La calibro 6,35 e’ una pistola piccola, che si nasconde molto bene e fa poco rumore – ha affermato, stamani, il procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone (AUDIO), che coordina le indagini -. Il fatto, poi, che siano salite dalla Calabria tre persone, senza una valida giustificazione, lascia pensare che volessero mettere a segno qualche attentato’. Se il potenziale obiettivo fosse un oggetto o una persona, non e’ ancora dato saperlo. Gli investigatori non lo vogliono confermare, ma sembra che i quattro arrestati – che sono stati fermati in casa, mentre due di loro si stavano allontanando – avessero qualche tracce del potenziale obiettivo.
La pistola era nascosta nel sottofondo di un cassetto dell’abitazione. Aveva il caricatore carico e una quarantina di proiettili a parte. ‘E’ stato grazie a un’attivita’ di intelligence – ancora il Procuratore – che siamo riusciti a concludere questa operazione. La gente inizia a parlare e, che dire se non: la ricreazione e’ finita e non siamo col fiato sul collo di queste persone’.
Nel parlare di attentato, il Procuratore ha ricordato l’auto del city manager di Ventimiglia, Marco Prestileo, che era stata crivellata di colpi un paio di anni fa; cosi’ come il fuoristrada del costruttore Piergiorgio Parodi, contro il cui paraurti sono stati esplosi 2 colpi di lupara. Che i potenziali obiettivi potessero essere i due ex assessori di Bordighera: Marco Sferrazza e Ugo Ingenito, minacciati nell’ambito di un’altra inchiesta che vede alla sbarra i fratelli Pellegrino, questo non e’ dato saperlo. E non si sa neppure, se si trattasse del consigliere comunale Donatella Albano (PD), anche lei minacciata in passato dalla malavita. Alcuni dei soggetti arrestati erano gia’, come si dice, ‘attenzionati’ dai carabinieri della compagnia toscana.