Porto di Imperia, Pasquale Indulgenza interviene sulle dichiarazioni del consigliere Rommelli

Mentre leggiamo della possibilità che, da un giorno all’altro, il Comune revochi la concessione alla "Porto di Imperia Spa" a seguito delle ben note controversie, apprendiamo le dichiarazioni rese dal consigliere di amministrazione Rommelli, che ottimisticamente invita i cittadini imperiesi a guardare avanti, alla nascita del "piu’ bel porto del Mediterraneo", convinto che in un modo o nell’altro le cose si risolveranno.
Nell’occasione, il consigliere giustifica anche il proprio operato, in riferimento alla riunione del CdA durante la quale si era assentato giudicando di non potersi esprimere sulla documentazione che veniva vagliata in quel momento, formata prima del suo ingresso nell’organismo e, a suo avviso, costituita da pratiche troppo complicate. Riteniamo di far osservare, in proposito, che la funzione di membro del CdA e’ un compito amministrativo, una responsabilita’ che implica competenze di tipo manageriale, molto diversa da quella, politica, di un consigliere comunale che in alcune circostanze del suo mandato puo’ anche valutare opportuno o necessario astenersi da discussioni e votazioni. Certamente il sig. Rommelli era nel diritto di fare la sua scelta, ma non si puo’ non tenere presente il momento particolarmente critico dell’importantissima partnership in cui e’ coinvolto il Comune, attraversata da rilevanti contrasti, e l’esigenza, per l’Ente, di avere in seno al CdA pienezza delle proprie prerogative. Pensiamo, pertanto, che la scelta di assentarsi, pur legittima, avrebbe dovuto implicare delle conseguenze rispetto al compito cui si e’ stati chiamati. Proprio in ragione di cio’ che il consigliere ammette in modo esplicito circa le difficolta’ ravvisate.
Ci chiediamo: se il Sig. Rommelli fosse stato indicato da un socio privato, anzichè dal pubblico, come sarebbe stato giudicato il suo operato?

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia