Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto

2 dicembre 2010 | 11:31
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Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto
Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto
Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto
Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto
Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto
Olivetta e Sospel assieme per creare un NUOVO OSPEDALE transfrontaliero. Ambizioso progetto

Le due amministrazioni hanno sottoscritto un progetto di partenariato, con la contestuale richiesta di un finanziamento di un milione e mezzo di euro (900mila per l’Ospedale di Sospel e 600mila per la Residenza di Olivetta).

Il Comune di Olivetta San Michele, piccolo centro della Val Roja, che sorge lungo la statale 20 del Col di Tenda, nell’entroterra di Ventimiglia, ha presentato un progetto transfrontaliero, nell’ambito del finanziamento ‘Alcotra’ (ex ‘Interreg’) finalizzato alla creazione di un nuovo polo sanitario comprendente: l’ospedale ‘S.Eloi’ di Sospel e la Residenza protetta per anziani della vicina Olivetta, centro della val Roja, che sorge lungo la statale 20 del Col di Tenda, nell’entroterra di Ventimiglia e che dista appena 5 chilometri da Sospel, centro francese delle Alpi Marittime.

Le due amministrazioni, infatti, hanno sottoscritto un progetto di partenariato, con la contestuale richiesta di un finanziamento di un milione e mezzo di euro (900mila per l’Ospedale di Sospel e 600mila per la Residenza di Olivetta) nell’ambito della misura 3.1, riservata, appunto, ai servizi socio sanitari.

‘Dal 2007 – spiega il sindaco di Olivetta, Marco Mazzola – il Comune di Olivetta San Michele e’ impegnato a realizzare, utilizzando risorse proprie, contributi regionali ed elargizioni Carige, la trasformazione di una ex Caserma della Guardia di Finanza (in abbandono dal 1992, situata al centro del paese, ndr) in una Residenza Protetta per anziani conforme alle indicazioni regionali in materia  di strutture accreditate. Il recupero prevede interventi per oltre un milione e duecento mila euro (gia’ stanziati, ndr) ed e’ stato approvato dal Distretto Sociosanitario Intemelio. I lavori sono in avanzata fase di realizzazione e la consegna avverra’, entro il mese di aprile del 2011′. I punti di forza della nuova richiesta di finanziamento sono la vicinanza geografica, le affinità genetiche, i rapporti storici e personali, gli obbiettivi sociali comuni, la comune esigenza di assistere gli anziani ed i trattamenti ospedalieri di continuita’.

L’Ospedale di Sospel dispone di 170 posti letto residenziali (di cui 25 di lunga degenza) e 24 posti letto sanitari (medicina e cure intensive). La Residenza Protetta di Olivetta, inoltre, prevede 21 posti letto residenziali, 4 di country hospital, nonche’ l’utilizzo degli ambulatori, della palestra e del centro ricreativo anche per i non ricoverati. L’area di Sospel ha oltre il 31 per cento di popolazione oltre i 60 anni e più del 12 per cento dei nuclei familiari e’ composto da una sola persona, mentre il Comune di Olivetta ha il 35 per cento di popolazione oltre i 60 anni, con abitanti  distribuiti in 122 nuclei familiari e  media per nucleo familiare di 1,95 componenti.

Sospel ha avviato con l’Agence Sanitaire un grande programma di sviluppo del polo sanitario, che prevede investimenti per oltre 28 milioni di euro, mentre il progetto di Olivetta supera un milione ed ottocentomila euro, in entrambi i casi considerando i fondi testè richiesti alla Comunità europea.

Gli obbiettivi del finanziamento transfrontaliero sono:

1) il miglioramento della qualità assistenziale offerta: Sospel  e Olivetta si sono posti come obbiettivi la qualità delle cure, il sollievo delle popolazioni anziane ed una concreta integrazione con le attività sociali;

2) la umanizzazione delle strutture: il S. Eloi di Sospel  risale al 1982 e necessita di un’implementazione,  mentre la Residenza di Olivetta è stata progettata con un alto livello di umanizzazione, in linea con le moderne tendenze sanitarie;

3) la condivisione di servizi esternalizzabili: Sospel dispone di un centro di lavaggio industriale della biancheria e di un moderno centro di cottura di cui Olivetta potrebbe usufruire;

4) l’utilizzo di attrezzature di diagnostica per applicazioni di telemedicina: Sospel ha in programma forti investimenti nelle attrezzature digitalizzate e nelle tecnologie di informazione digitalizzate, mentre Olivetta intende perseguire anch’essa la telemedicina come frontiera delle strutture sanitarie su territori montani;

5) l’installazione di sistemi di comunicazione a banda larga per consentire la trasmissione dei dati e quindi avviare un concreto progetto di telemedicina.

Limitandoci alle ricadute concrete sul territorio italiano, gli ambulatori, la palestra ed il centro ricreativo della Residenza di Olivetta potranno diventare un punto di riferimento della Val Roya e della Val Bevera e verranno altresì conseguiti i seguenti ulteriori obiettivi, ambiziosi ma realistici:

1) miglioramento delle cure sanitarie con attrezzature di  telemedicina;

2) aumento dell’offerta socio-sanitaria;

3) incrementazione della qualità dell’accoglienza;

4) integrazione e miglioramento degli aspetti sociali;

5) facilitazione dell’assistenza domiciliare;

6) realizzazione di cure di prossimità;

7) prevenzione ed analisi dell’invecchiamento;

8) inserimento di nuove funzioni sanitarie;

9) facilitazione delle attività sociali e ricreative.

Il progetto posto a base della nuova richiesta di finanziamento è stato condiviso con il Sindaco della Città di Ventimiglia, Gaetano Scullino, Presidente del Distretto Sociosanitario Intemelio, l’Assessore Regionale alla Sanità, Claudio Montaldo ed il Direttore Generale di ASL 1, Antonio Rossi, cui va il mio più sentito ringraziamento per la particolare attenzione prestata, nell’auspicio che nel prossimo futuro, a lavori ormai ultimati, possano reperirsi le risorse per l’accreditamento della struttura.