Mafia&Politica: SCARCERATO Barilaro; domiciliari per Maurizio Pellegrino e Francesco Valenti

9 dicembre 2010 | 13:00
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Mafia&Politica: SCARCERATO Barilaro; domiciliari per Maurizio Pellegrino e Francesco Valenti
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Mafia&Politica: SCARCERATO Barilaro; domiciliari per Maurizio Pellegrino e Francesco Valenti
Mafia&Politica: SCARCERATO Barilaro; domiciliari per Maurizio Pellegrino e Francesco Valenti

Confermata la detenzione in carcere per Gianni Pellegrino e De Marte. L’udienza preliminare, lunedì scorso, si era chiusa chiusa con un proscioglimento totale, due limitatamente ad altrettanti capi di imputazione e 11 rinvii a giudizio.

Il gup Eduardo Bracco di Sanremo ha scarcerato, rimettendolo in stato di liberta’, Francesco Barilaro ed ha concesso gli arresti domiciliari ai detenuti Francesco Valenti e Maurizio Pellegrino, mentre ha confermato la custodia in carcere per Giovanni Pellegrino e Rocco De Marte, nell’ambito del processo per minacce che ha visto finire nei guai 15 persone, tra cui numerosi imprenditori della Riviera, specializzati nel settore movimento terra.

Bracco, dunque, ha risposto in questo modo alla istanza presentata, lunedi’ scorso, dall’avvocato della difesa Marco Bosio, all’udienza preliminare, che si e’ chiusa con un proscioglimento totale, due limitatamente ad altrettanti capi di imputazione e 11 rinvii a giudizio.

All’apertura del processo, inoltre, avevano patteggiato una pena a 2 anni e 2 anni e 4 mesi di reclusione, i fratelli Teodoro e Domenico Valente, di 44 e 54 anni, implicati nella vicenda della prostituzione al night club ‘Arcobaleno’, di piazza della Stazione, a Bordighera.

Lunedi’ scorso e’ stato, quindi, prosciolto dal capo di imputazione relativo al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione al night ‘Grotta del Drago’, di via Martiri, a Sanremo: Massimiliano Burgisi. In merito alle minacce agli ex assessori del Comune di Bordighera: Marco Sferrazza e Ugo Ingenito, il giudice ha rinviato a giudizio soltanto chi ha avvicinato di persona le parti offese e non anche gli altri componenti della famiglia coinvolti in quello che il procuratore ha definito un concorso morale.

Ha, quindi, prosciolto: Maurizio Pellegrino per le minacce a Sferrazza e rinviato a giudizio Giovanni Pellegrino e Francesco Barilaro; per le minacce a Ingenito e’ stato rinviato a giudizio solo Barilaro, mentre i fratelli Giovanni e Maurizio sono stati prosciolti. Le minacce ai due ex assessori riguarderebbero la pratica per l’apertura di una sala giochi a Bordighera.

Ma gia’ alla scorsa udienza, l’avvocato della difesa, Marco Bosio, aveva sottolineato come sarebbe stato possibile aprire ugualmente la sala giochi, senza bisogno di minacce – bastava solo denunciare l’inizio attivita’ e attenere 30 giorni per le eventuali repliche del Comune – e come quella pratica non riguardasse piu’ la Giunta, ma il solo Consiglio comunale.

Roberto Pellegrino, invece, stato rinviato a giudizio per le minacce all’assistente di polizia del commissariato di Ventimiglia, Rocco Magliano, che secondo l’accusa sostenuta dal Procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone, sarebbe stato intimidito con uno schiaffo e la frase ‘Ti scanno… so dove abiti, ti vengo a prendere quando voglio’. Antonino Barilaro, inoltre, e’ stato rinviato a giudizio per le minacce di morte al maresciallo dei carabinieri Aldo Cotterchio, da lui indicato erroneamente con il cognome Alessandrini. Alla presenza di altri militari avrebbe detto che gli avrebbe sparato alla testa, al costo di farsi l’ergastolo.

Nell’ambito della stessa maxi inchiesta, limitatamente al capo di imputazione della prostituzione al night ‘Arcobaleno’, di piazza della Stazione, a Bordighera, hanno gia’ patteggiato una pena a 2 anni e 2 anni e 4 mesi di reclusione, i fratelli Teodoro e Domenico Valente, di 44 e 54 anni. Maurizio Pellegrino, Rocco De Marte e Francesco Valenti, sono stati poi rinviati a giudizio per la tentata estorsione a Giovanni Andreotti, titolare dell’Agriturismo ‘Il Povero’, di Seborga, consistente nella richiesta di 4.000 euro a fronte dei 2.000 imprestati, nell’aprile del 2009. L’accusa contesta anche la volonta’ degli imputati di subentrare nella gestione dello stesso.

Andreotti, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato avvicinato nei pressi del suo agriturismo e picchiato con una bottiglia, una paletta di ferro e un manico di scopa, per non aver consegnato il denaro richiesto.

Al momento nessuna delle parti offese di e’ costituita parte civile. Il Comune di Bordighera, difeso dall’avvocato Andrea Artioli, dovrebbe costituirsi parte civile alla prima udienza del processo, fissata davanti al Collegio del tribunale di Sanremo, il prossimo 17 febbraio.

ULTIM’ORA SULLE MOTIVAZIONI

Gianni Pellegrino resta in carcere perché secondo il giudice ricopre un ruolo centrale nella gestione degli affari di famiglia; Rocco de Marte, rimane in carcere perché ha dei precedenti. Francesco Barilaro, suocero di Giovanni Pellegrino, è stato scarcerato per due motivi: perché potrebbe essere coinvolto nel giro per legami familiari e perché ha 63 anni, quindi per l’età. A Francesco Valenti, pur avendo due capi di imputazione, ha una posizione marginale, mentre Maurizio Pellegrino non ha gravi precedenti penali. Rimangono le esigenze cautelari, ma sufficientemente tutelate dai domiciliari.