Le sentite condoglianze di due nostri lettori per la scomparsa di Danilo Saguato
27 dicembre 2010 | 12:46
“Ingenuamente, ho sperato fino all’ultimo, per lo meno,
finchè la notizia mi era arrivata via chiacchiera, in un’esagerazione, ho pensato, forse Danilo ha fratture gravi, ma è ancora vivo”
"Un girono di Natale sbagliato"… Questo abbiamo pensato tutti noi abitanti di Diano S.Pietro ieri, 26 dicembre, quando lentamente abbiamo appreso che Danilo, il nostro amico, il nostro vicino, il nostro parente, non era più con noi.
Diano S.Pietro è una comunità piccola, di circa 2000 abitanti, che si conoscono più o meno tutti ed io credo di averli visti quasi tutti ieri pomeriggio, ieri sera, questa mattina entrare ed uscire dalla casa di Vincenzo e Leonilde, i genitori di Danilo.
Le parole non escono, cerchiamo solo di stargli vicino e viviamo da ieri in uno stato di shock collettivo. Ingenuamente, ho sperato fino all’ultimo, per lo meno, finchè la notizia mi era arrivata via chiacchiera, in un’esagerazione, ho pensato, forse Danilo ha fratture gravi, ma è ancora vivo, finchè, ieri sera, leggendo l’articolo su Riviera24, mi sono dovuta arrendere di fronte alla triste realtà, di un Natale tragico, la cui magica atmosfera è stata distrutta in un attimo.
Sarà ben strano ritrovarsi tutti nella parrocchiale di S.Pietro tra pochi giorni per l’ultimo saluto al caro Danilo, quando l’altro ieri eravamo tutti insieme per scambiarci gli auguri, allestire il presepe vivente viviere in allegria uno dei periodi più gioiosi dell’anno, ma ci saremo comunque tutti, per salutare un "Sanpeotto" cordiale, riservato, sempre sorridente, come era Danilo.
Daniela Lantero e suo figlio Simone
(amici e vicini di casa dei Saguato)
Diano S.Pietro è una comunità piccola, di circa 2000 abitanti, che si conoscono più o meno tutti ed io credo di averli visti quasi tutti ieri pomeriggio, ieri sera, questa mattina entrare ed uscire dalla casa di Vincenzo e Leonilde, i genitori di Danilo.
Le parole non escono, cerchiamo solo di stargli vicino e viviamo da ieri in uno stato di shock collettivo. Ingenuamente, ho sperato fino all’ultimo, per lo meno, finchè la notizia mi era arrivata via chiacchiera, in un’esagerazione, ho pensato, forse Danilo ha fratture gravi, ma è ancora vivo, finchè, ieri sera, leggendo l’articolo su Riviera24, mi sono dovuta arrendere di fronte alla triste realtà, di un Natale tragico, la cui magica atmosfera è stata distrutta in un attimo.
Sarà ben strano ritrovarsi tutti nella parrocchiale di S.Pietro tra pochi giorni per l’ultimo saluto al caro Danilo, quando l’altro ieri eravamo tutti insieme per scambiarci gli auguri, allestire il presepe vivente viviere in allegria uno dei periodi più gioiosi dell’anno, ma ci saremo comunque tutti, per salutare un "Sanpeotto" cordiale, riservato, sempre sorridente, come era Danilo.
Daniela Lantero e suo figlio Simone
(amici e vicini di casa dei Saguato)