Consiglio regionale: Bilancio annuale e finanziaria della Regione Liguria
sono intervenuti Marco Melgrati, Marco Scajola, Gino Garibaldi, Alessio Saso (Pdl). Ha quindi replicato il presidente della Giunta regionale Claudio Burlando
La votazione dei provvedimenti è prevista per domani dopo la votazione degli emendamenti, una trentina. Presentati anche 23 ordini del giorno.
Dopo gli interventi di Aldo Siri (Lista civica Biasotti), Edoardo Rixi (Lega Nord) e Matteo Rosso (Pdl) sono intervenuti Marco Melgrati, Marco Scajola, Gino Garibaldi, Alessio Saso (Pdl). Ha quindi replicato il presidente della Giunta regionale Claudio Burlando.
Nella discussione generale sui provvedimenti, Marco Melgrati (Pdl), ha ribadito il voto contrario del suo gruppo «il nostro capogruppo Rosso ha dimostrato che le spese discrezionali della Giunta non vengono gestite bene, ma si traducono in finanziamenti a pioggia, dati come se fossimo in un periodo di vacche grasse. Un esempio? Il Comune di Casanova Lerrone non riesce a trovare 20mila euro per un pozzo e la Regione manda contributi alla Nigeria. Parlando di turismo, sono scomparsi i contributi alle imprese turistiche, mentre sopravvivono il milione e trecentomila euro per l’agenzia di promozione turistica. Sul piano casa sono esclusi gli incrementi volumetrici per le strutture alberghiere: significa che il turismo non interessa a questa Giunta». Melgrati ha poi attaccato la maggioranza e in particolare la sinistra radicale: «È delittuoso non creare occasioni di lavoro al settore edilizio, fortemente in crisi, paventando una cementificazione selvaggia che non esiste.»
Marco Scajola (Popolo della Libertà) ha sottolineato: «Ho ascoltato purtroppo tante accuse fatte in maniera indiscriminata al Governo. La politica deve cambiare il modo di affrontare la difficile situazione che viviamo: le risorse devono essere impiegate in maniera mirata. Vorremmo sentire discorsi più costruttivi. Tutte i nostri emendamenti sono stati presentati in maniera costruttiva. Il Piano casa doveva essere discusso entro Natale, e, invece, così non sarà. Speriamo che arrivi in Consiglio il più presto possibile. La sanità è un tema delicato. Sulla sanità siamo estremamente preoccupati perché vediamo un “tirare a campare”. I risparmi che dovrebbero esserci non ci sono. Con la collega Gasco abbiamo presentato una proposta di legge sulla famiglia non in maniera strumentale. Sono sei mesi che lavoriamo su questa proposta di legge. Perché ci siamo impegnati in campagna elettorale con il forum delle famiglie. Siamo convinti che per dare una risposta concreta ai liguri bisogna investire sulla famiglia. Sullo sport abbiamo dibattuto tanto in Commissione. Sono parecchi anni che non si investe più sullo sport. La Liguria ha i record negativi relativamente allo sport e agli impianti sportivi. Le ultime importanti strutture sportive sono state finanziate dalla Giunta Biasotti».
Gino Garibaldi (Popolo della libertà) ha detto: « Tagliare non significa meno servizi ma meno sprechi. In questo momento di grave crisi i cittadini ci chiedono azioni concrete, non di parte, pur rimanendo nei rispettivi ruoli di maggioranza e minoranza. La politica sta creando nella gente la sfiducia nelle istituzioni. In sanità dobbiamo ridurre un grande debito strutturale. Devo richiamare anche il problema del Piano casa. Il vero problema è che questa maggioranza non è omogenea. Noi dobbiamo salvare i posti di lavoro. L’industria crea ricchezza. Dobbiamo investire, e, quindi, dobbiamo studiare delle strategie che vadano ad affrontare i problemi veri».
Secondo Alessio Saso (Pdl): «A così tanta distanza dalle prossime elezioni regionali possiamo essere sinceri. Questo discorso che il Governo ha sottovalutato la crisi, non fa che diffondere un alone di pessimismo e sfiducia che non aiuta certo l’economia, anzi. Il Governo ha ricevuto il plauso di organismi internazionali per la manovra, e il ministro Tremonti ha superato anche Visco nella lotta all’evasione fiscale». Saso ha poi parlato di opposizione costruttiva, sottolineando però che in questo periodo la politica ha poco potere di incidere sulla realtà e che restano da superare molte categorie culturali: «Ad esempio l’idea di allineare i salari alla produttività è una posizione innovativa che Burlando dovrebbe perseguire con coraggio. Accetto la sfida sul patto, valuteremo i risultati in base alle premesse: Burlando ha quattro anni per dimostrare che l’idea del patto non è solo una trovata mediatica, e che ha davvero la capacità di fare cambiamenti concreti».