Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO

27 novembre 2010 | 15:34
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Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO
Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO
Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO
Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO
Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO
Viaggio nel greto del fiume Roya tra cigni, immondizia, murales, rifugi di disperati/ FOTOSERVIZIO

Il greto del fiume Roya a Ventimiglia partendo dalla “Passerella” fino al ponte ferroviario delle Gianchette riserva molte sorprese al visitatore che vi si avventura dai cigni, murales, rifiuti fino a veri e propri rifugi di disperati.

La foce del fiume Roya a Ventimiglia può riservare molte sorprese al visitatore che si avventura nel greto del fiume. Dai cigni e le papere che popolano il fiume e danno un tocco di colore di calore all’ambiente che le circonda passando poi ai murales di cosiddetti writer che imbrattano, o secondo alcuni dipingono, quasi tutti gli spazi disponibili sotto i vari ponti e lungo l’ argine del fiume.

Di contorno a queste scritte vi sono piccole discariche di rifiuti sporcizia e deiezioni animali ,non cani, quelle che abbiamo osservato sono sicuramente di animali di taglia più grande forse cavalli pecore chissà e poi nelle volte dei vecchi ponti ferroviari rifugi, le case di chissà quanti disperati che non trovano altro riparo se non in questi angoli rubati al mondo..

Risalendo dalla foce verso monte si incontrano per prime le starnazzanti papere della foce ed i cigni reali imponenti nella loro compostezza, pochi passi più in la però inizia il degrado con i primi Murales le prime scritte i primi resti della presenza dell’ uomo , bottiglie cartacce indumenti , gomme di automobili, carrelli dei vicini supermercati, ci si chiede come mai le squadre della nettezza urbana non facciano ogni tanto una passeggiata lungo l’argine del fiume, non siamo a livelli di discarica abusiva bisogna chiarirlo ma siamo comunque nel cuore di una città civile ove giustamente l’ amministrazione comunale persegue un maggior decoro e una pulizia del centro cittadino…

La nostra passeggiata prosegue poi verso nord fino al ponte ferroviario, siamo in corrispondenza della zona delle Gianchette, popolare e popoloso quartiere di Ventimiglia, in questa zona la consistenza dei rifiuti aumenta troviamo ruote di automobili , taniche di plastica materassi indumenti ed altro ed infine la scoperta più sorprendente ovvero quella dei rifugi costruiti nelle volte del ponte della ferrovia è emblematica l’immagine dell’ ombrello appeso in buon ordine a quella che si dovrebbe definire "entrata" del rifugio una semplice volta di un ponte della ferrovia a pochi passi dal centro città che sopratutto in questi giorni con il freddo pungente chissà quale scarno riparo può offrire ai suoi occupanti chissà quali storie di emarginazione o di povertà si celano in questi fortunosi ripari.