Malavita & politica: Commissione Ispettiva Bordighera chiede proroga di un mese/ LE NOVITA’

3 novembre 2010 | 13:54
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Malavita & politica: Commissione Ispettiva Bordighera chiede proroga di un mese/ LE NOVITA’
Malavita & politica: Commissione Ispettiva Bordighera chiede proroga di un mese/ LE NOVITA’
Malavita & politica: Commissione Ispettiva Bordighera chiede proroga di un mese/ LE NOVITA’

La relazione cosi’ ultimata sara’ presentata al Prefetto Francescopaolo Di Menna, che avra’ tempo 45 giorni per trasmettere la sua proposta direttamente al ministro dell’Interno Roberto Maroni.

Ha chiesto un mese di proroga la Commissione Ispettiva, istituita dal Prefetto di Imperia, in base all’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000 e nell’ambito dei poteri di accesso che gli sono stati delegati dal Ministro dell’Interno, incaricata di verificare eventuali possibili condizionamenti della criminalita’ organizzata nell’ambito dell’attivita’ gestionale e amministrativa del Comune di Bordighera. Il mandato, infatti, scade domani, ma e’ necessario ulteriore tempo per portare a termine le verifiche.

La Commissione – con Presidente il vice prefetto di Imperia Biagio Di Girolamo (che ha operato con i funzionari: Michele Sicuro, direttore della Ragioneria della Prefettura di Savona e Marco Di Giovanni della Prefettura di Imperia) – e’ stata istituita dopo la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale, per possibili infiltrazioni mafiose, avanzata nel giugno scorso dai carabinieri della locale Compagnia, dopo che si era avuta notizia di possibili legami tra la criminalita’ organizzata e alcuni politici. In particolare, si era parlato di ‘voto di scambio’.

Sospetti questi che portarono il sindaco Giovanni Bosio del Pdl ad azzerare la Giunta, ma non a dimettersi. Nel corso di questi primi tre mesi di indagine, la commissione ispettiva ha riscontrato diverse irregolarita’ amministrative, ma non e’ detto che queste possano nascondere i segni di qualche eventuali infiltrazione mafiosa. Nel mirino: gli ultimi 10 anni di edilizia, con particolare attenzione ad alcune pratiche considerate ‘scottanti’, quelle relative agli affidamenti dei lavori alla ditta Pellegrino, una decina in tutto.

La famiglia Pellegrino e’ al centro di un’inchiesta della Procura per una serie di presunte minacce ad amministratori comunali di Bordighera, la cui udienza preliminare e’ attesa, per il prossimo 29 novembre. Sotto esame anche il mondo degli appalti, in particolare quelli delle somme urgenze dell’alluvione del 2006. La relazione cosi’ ultimata sara’ presentata al Prefetto Francescopaolo Di Menna, che avra’ tempo 45 giorni per trasmettere la sua proposta direttamente al ministro dell’Interno Roberto Maroni – dopo aver eventualmente convocato un Comitato epr l’Ordine e la Sicurezza pubblica – a cui spetta l’ultima parola.

La relazione sara’ trasmessa anche al pool di forze dell’ordine che indaga in stretta sinergia con la Commissione, che potra’ a sua volta prendere spunto per eventuali indagini di tipo penale. La Commissione, infatti, ha gia’ riscontrato delle irregolarita’ in alcune pratiche che magari, pur non rappresentando un campanello d’allarme per eventuali collusioni tra malavita e politica, possono ugualmente nascondere degli illeciti. Si va dalla pratica con omessa firma del funzionario, all’appalto stranamente interrotto con l’impresa aggiudicataria che conduce una parte del lavoro e la ditta perdente che realizza la rimanente parte su affido diretto.