Rifiuti a Vado Ligure: saltano i bilanci comunali, aumento della Tarsu superiore al 50%

21 settembre 2010 | 09:27
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Rifiuti a Vado Ligure: saltano i bilanci comunali, aumento della Tarsu superiore al 50%

I sindaci dei comuni imperiesi contro la decisione della Provincia di Imperia

Quasi duecentomila euro di spesa in più al mese per il comune di Sanremo, centodiecimila al mese per Imperia, novantamila per il comune di Ventimiglia. Sono alcune delle cifre che non fanno dormire in queste notti gli amministratori degli oltre sessanta comuni della provincia di Imperia, per i quali si prepara la maxi stangata relativa alle smaltimento dei rifiuti. La vicenda è nota: al momento, la provincia  non intende rilasciare alla società Idroedil, proprietaria del sito di Collette Ozzotto, l’autorizzazione ad utilizzare la restante area disponibile, già approvata dal punto di vista della valutazione di impatto ambientale.
Collette Ozzotto è l’unica discarica in questo momento a garantire lo smaltimento dei rifiuti della provincia, con una tariffa per tonnellata tra le più basse in Italia, 121,98 euro a tonnellata di rifiuto, comprensivi di oneri e tasse. Tralasciando le divergenze interpretative della legge tra la società che gestisce la discarica  e l’ente provinciale sulla possibilità di arrivare ad una ulteriore proroga per superare l’emergenza in attesa del piano provinciale dei rifiuti,  la situazione per i sessantasette comuni dell’imperiese si avvia a diventare insostenibile. Il conferimento dei rifiuti nella discarica di Vado Ligure, vicino a Savona, soluzione scelta dalla provincia, porterà il costo a 202,53 euro lorde a tonnellata. Un aumento vertiginoso che a cascata andrà a finire nelle cartelle esattoriali della Tarsu del prossimo anno.
I cittadini dei comuni imperiesi insomma dovranno pagare una tassa quasi doppia rispetto a quella attuale. Ma andrà peggio alle amministrazioni comunali, in quanto l’aumento delle tariffe significherà per molti lo sforamento del patto di stabilità, e il rischio di non poter approvare i rispettivi bilanci. In particolare i comuni di Taggia, Imperia e Sanremo avranno un ulteriore aumento in quanto non potranno beneficiare della riduzione cui avevano diritto  come compenso ambientale per la presenza sul territorio delle discariche di Collette Ozzotto e Ponticelli. In tre mesi ad esempio il comune di Sanremo sborserebbe quasi seicentomila euro in più proprio mentre è costretto a tagliare sui servizi sociali, sulla scuola e sul turismo, ma non andrebbe meglio negli altri comuni. Nessuno tra l’altro sarà in grado di anticipare i pagamenti, che oggi avvengono in media a 60 o 90 giorni, in quanto la discarica di Vado pretenderà il pagamento a fine mese vista fattura.
Per dare un ordine di grandezza, con il conferimento dei rifiuti fuori provincia i comuni imperiesi si troverebbero a pagare un aumento complessivo di circa 700.000 euro al mese, soldi dei contribuenti imperiesi che finirebbero direttamente nelle casse della società che gestisce la discarica di Vado, sulla quale sono in corso accertamenti da parte degli organi competenti, e in parte nelle casse del comune di Vado e in quelle della provincia di Savona. Una scelta che i sindaci dell’imperiese dovranno far digerire ai cittadini da loro amministrati. In base a questi elementi, è di questa mattina la notizia che i sindaci dei tre principali comuni, Ventimiglia, Sanremo e Imperia stanno sottoscrivendo un documento nel quale chiedono al presidente della Provincia di emettere l’ordinanza che consenta alla discarica di Collette Ozzotto, vista la chiusura momentanea di Ponticelli, di ricevere i rifiuti almeno fino a tutto dicembre per non mettere a rischio i bilanci comunali. Una soluzione provvisoria, una delle tante. Dal 2011 si vedrà, ma l’aumento consistente della Tarsu è dietro l’angolo.