Ecco perchè il PDL ha abbandonato l’aula durante il consiglio comunale di Imperia del 9 Luglio

11 luglio 2010 | 08:13
Share0
Ecco perchè il PDL ha abbandonato l’aula durante il consiglio comunale di Imperia del 9 Luglio

Giuseppe Fossati capogruppo del PDL in comune ad Imperia, spiega il comportamento tenuto dal suo gruppo consiliare in merito alla mozione presentata Venerdì 9 Luglio dal Consigliere del PD Lorenzo Lagorio sulle vicende di cronaca degli ultimi giorni

Quale capogruppo del PdL in Comune di Imperia, d’intesa con i Coordinatori Cittadini Alessandro Gazzano e Paolo Montesano, non posso che ribadire il contenuto del mio intervento di ieri sera in merito alla mozione presentata dal Cons. Lagorio del PD inerente il richiesto impegno dell’amministrazione a contrastare e prevenire eventuali inquinamenti del tessuto economico cittadino da parte di fenomeni malavitosi.
I fatti.
La mozione in questione, a seguito della presentazione, era stata, nel suo tenore letterale, modificata in conformità ad una intesa tra i proponente e il sottoscritto sì da renderla approvabile all’unanimità.
In sede di conferenza dei capigruppo, era stato altre sì concordato che nessun gruppo avrebbe presentato emendamenti.
Nonostante ciò, durante la discussione, il gruppo PD ha presentato un emendamento diretto ad inserire un indebito riferimento ad un possibile inquinamento del tessuto, non solo economico, ma anche “politico” cittadino, da prevenire e contrastare.

Tale emendamento, ha consentito al Cons. Lagorio di incentrare il proprio intervento non sulla tematica generale oggetto della mozione concordata, bensì su un grave e vergognoso attacco personale all’On. Minasso, sviluppando argomentazioni e commenti che ho definito “da bar” in relazione alla foto recentemente apparsa su un quotidiano locale.

Ho quindi preso la parola per stigmatizzare il comportamento del gruppo PD, che ho definito, vergognoso e codardo, in quanto, da un lato, istituzionalmente scorretto in quanto in violazione di accordi assunti in sede di conferenza dei capigruppo, dall’altro lato, vigliacco perché se la volontà era quella di affrontare la tematica del rapporto tra criminalità organizzata, o presunta tale, e politica locale si doveva avere il coraggio politico e morale di dirlo chiaramente e non introdurre surrettiziamente l’argomento con una condotta così scorretta.

Come ho detto, sostenuto anche dai vertici del PDL cittadino, Alessandro Cazzano e Paolo Montescano, il PDL non ha difficoltà a dibattere di qualsivoglia argomento, anche il più delicato, purché il tutto si svolga nel rispetto delle regole e delle persone.
Fermo restando che in una sede istituzionale importante come un consiglio comunale di un capoluogo di provincia, come Imperia, i toni e gli argomenti utilizzati devono essere confacenti al ruolo e rispettosi della istituzione che si rappresenta.
Inoltre, è appena il caso di dire che, quando si fanno delle aggressioni personali, si colpisce non solo l’avversario politico, ma anche l’uomo e la sua famiglia e quindi, sarebbe doveroso astenersi da giudizi affrettati o superficiali.
In ogni caso, tengo a sottolineare che il PDL, in quanto sensibile alla tematica, ha votato a favore della mozione concordata, respingendo l’emendamento del PD, contro il quale ha votato anche un consigliere del PD, mentre un altro consigliere del PD si è astenuto.

Visto il comportamento del PD e l’oggettiva situazione di tensione venutasi a creare, il PDL e la Lega hanno quindi ritenuto opportuno disertare al discussione della successiva mozione presentata dal Cons. Indulgenza, sulla quale vi è peraltro piena condivisione e che quindi verrà quindi discussa ed approvata al prossimo consiglio.
E’ stato un segnale che il PDL ha voluto inviare alla minoranza.

In questo primo anno di amministrazione la maggioranza ha voluto tenere e mantenere un comportamento oltremodo rispettoso della minoranza, concedendo anche spazi prima impensabili. Speriamo che quello di ieri sia stato solo un incidente di percorso e che la minoranza non voglia indurci a cambiare atteggiamento ed a far valere la forza dei numeri.
Giuseppe Fossati