Uccise l’amante con una coltellata, ragazza magrebina condannata in primo grado a 12 anni
La difesa, rappresentata dall’avvocato Stefania Lombardi, aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio colposo, considerando che, secondo i medici legali, la ferita mortale sarebbe compatibile con lo scenario della lite degenerata in tragedia
Si è da poco concluso presso il tribunale di Sanremo l’ultimo atto del processo, con il rito abbreviato, che vedeva accusata di omicidio volontario una ragazza di 20 anni. Si tratta di Btissam Lazrak, che il 2 maggio 2009 si presentò a casa dell’ex amante, Toni Rami, 34enne algerino, tagliandoli la gola. Il Pm, nella persona del Procuratore capo Cavallone ha escluso, dal capo d’accusa, l’aggravante della premeditazione, reato per il quale la legge prevede la pena dell’ergastolo, ed ha chiesto 14 annidi carcerazione.
Dopo ben due ore e mezza di dibattimento il Gup Maria Grazia Leopardi ha inflitto alla donna 12 anni di carcere, derubricando il capo d’accusa ad omicidio volontario ed applicando le attenuanti generiche.
La difesa, infatti, rappresentata dall’avvocato Stefania Lombardi, aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio colposo, in considerazione del fatto che, secondo i medici legali, la ferita mortale sarebbe compatibile con lo scenario di una lite la cui dinamica si sarebbe conclusa con quel fendente alla gola.
La giovane extracomunitaria si trova ora rinchiusa nel carcere femminile di Genova Pontedecimo.